Nelle verdi e morbide colline, questo borgo fra i più belli d’Italia è una perla di arte, cultura e buon cibo perfetto per la primavera

montefalco

Il bel tempo sta finalmente arrivando su tutta la penisola. Questo fattore, incrociato con le imminenti festività pasquali, sicuramente porterà molti a organizzare un weekend lungo da qualche parte. Per questo oggi noi vogliamo consigliare un posto che vale assolutamente la pena vedere, perché riesce a coniugare un ottimo cibo con le bellezze architettoniche e naturali del luogo. È infatti adagiato nelle verdi e morbide colline, questo borgo, è annoverato come uno tra i più belli di Italia e vale sicuramente una visita per il suo patrimonio culturale e gastronomico. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

Un nome interessante per un passato dagli illustri natali

Stiamo parlando di Montefalco, comune situato nella parte centrale dell’Umbria, in provincia di Perugia. Questo centro ha delle origini molto antiche e si dice che debba il proprio nome a Federico II di Svevia, lo stupor mundi. Il regnante infatti aveva una grande passione per i falconi e impiegava questi maestosi rapaci per andare alle battute di caccia.

Come nel resto della Regione, poi, qui ci sono delle importanti impronte ecclesiastiche, soprattutto legate alla figura di San Francesco. Questo insieme di cose contribuì a colpire la memoria di uno dei più importanti scrittori del Novecento, Herman Hesse.

Nelle verdi e morbide colline, questo borgo fra i più belli d’Italia è una perla di arte, cultura e buon cibo perfetto per la primavera

Vediamo però l’itinerario da fare. Sicuramente è necessario visitare la Chiesa Museo dedicata al santo patrono di Italia. Al suo interno è conservata una meravigliosa Natività dipinta dalla mano del Perugino. Allo stesso modo, vale la pena perdersi per le sue viuzze e dedicarsi a girare la piazza. Infatti, al suo interno si possono vedere il Palazzo Comunale, accompagnato da un loggiato trecentesco e da una torre campanaria. Suggeriamo inoltre di fermarsi a mangiare per provare le specialità tipiche della Regione.

Quindi via libera agli strangozzi, al tartufo, al Sagrantino, vino rosso tipico di questa zona e, dulcis in fundo, alla rocciata. Se si avesse del tempo e si volesse poi vedere altro, si potrebbe sempre salire in auto e partire all’avventura. Infatti, lì vicino c’è un altro meraviglioso posto dalle forti impronte religiose, la bella Todi, che dista appena poco più di mezz’ora di macchina. Se non si è mai vista però la città principale, è obbligatorio farci un salto, soprattutto quando è animata dagli eventi locali.

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