Nella guerra d’informazione c’è chi azzarda una precisa regia dietro le azioni di Anonymous, cos’è e cosa fa

Anonymous

Dietro una maschera a dir poco inquietante è obiettivamente difficile capire chi ci sia. «Anonymous» può essere definito come un gruppo informale e non strutturato secondo una precisa gerarchia di ruoli di hacker di primissimo livello. La maschera simbolo è quella di Guy Fawkes, cospiratore cattolico che provò ad uccidere Giacomo I d’Inghilterra nella congiura delle polveri del 1605. Si trattò di una sorta di complotto deciso da molti cattolici ai danni del re protestante che però ebbe esito fallimentare.

Una realtà che sfugge

Prendiamo in prestito dal sociologo Bauman l’aggettivo «liquido» per tentare di definire l’indefinibile e cioè Anonymous. Una sorta di collettivo che raduna in sé quanti abilissimi nel Mondo dell’informatica, sposano valori e principi che ai più sono ignoti. Un’identità che sfugge e sa di impalpabile e inafferrabile. Ebbene, il gruppetto internazionale di menti acute e temibili si sarebbe schierato a fianco dell’Ucraina. E i malpensanti sostengono che dietro ci potrebbe essere la regia degli Stati Uniti. Infatti, nella guerra d’informazione c’è chi azzarda una possibile precisa regia dietro alle azioni di “Anonymous”.

Cosa fanno

Il “curriculum” è di tutto rispetto. Infatti, i bischeri hanno all’attivo diversi “attacchi” ben riusciti. A lasciarci le penne per qualche minuto sono stati colossi come Amazon, PayPal, Master Card e Visa. Ancora, nel 2010 Anonymous avrebbe giocato un ruolo importante nel sostenere la rivolta tunisina. Infatti, avrebbero attaccato otto siti del Governo e fornito strumenti per boicottare la censura. Nel bersaglio è finito pure l’Egitto che nel 2011 si è visto tutti i siti istituzionali e governativi in tilt. Che dire, un gioco da ragazzi che fa danni seri e spesso irreparabili. Anche l’Italia può “vantare” di essere stata tra le vittime. La malasorte è toccata ad Enel e Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Per citarne alcuni. Chiaramente negli anni, ogni tanto scattano degli arresti.

Nella guerra d’informazione c’è chi azzarda una precisa regia dietro le azioni di Anonymous, cos’è e cosa fa

Sul fronte sovietico, il team che fa tremare il Mondo, ha preso di mira la tv russa RT News, il Ministero della Difesa, il colosso Gazprom. Questo nei primi giorni dell’attacco. Adesso bisognerà vedere se e come reagiranno alla decisione russa di bloccare Facebook e Twitter nonché di zittire i media indipendenti che hanno chiuso i battenti. Altra operazione che sarebbe in corso è quella di riuscire a tenere in piedi i collegamenti online degli ucraini. E finora, con sincera sorpresa dell’Occidente, ci sono riusciti. Per il resto, che gli hacker spesso vengono ingaggiati da imprese o aziende, è più o meno risaputo. Quindi si potrebbe anche credere che gli States avrebbero in corso una liaison (legamento) con Anonymous. Ma siamo consapevoli potrebbe trattarsi di illazioni proprie di una guerra che si combatte anche con l’informazione e la disinformazione.

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