Nel 2021 i premi medi RCA scenderanno sotto i 328 euro così da risparmiare anche sull’assicurazione auto?

auto

L’IVASS ha da poco comunicato la discesa del premio medio sull’RC auto per l’anno 2019, giunto a 328 euro. Si tratta di una limatura nell’ordine dell’1,5% rispetto alla media dei premi pagati nel corso del 2018.

Si tratta di una buona notizia, ma attiene allo storico. L’automobilista, infatti, guardando al futuro si interroga sulle evoluzioni di queste tariffe. E si chiede se nel 2021 i premi medi RCA scenderanno sotto i 328 euro così da risparmiare anche sull’assicurazione auto. Procediamo con ordine.

I dati IVASS

Dall’ultimo bollettino statistico sull’attività assicurativa nel comparto auto dell’IVASS, e relativo all’anno 2019, si legge che:

a) la frequenza dei sinistri per le auto è stata pari al 6,4% (in lieve aumento sull’anno prima). Invece per i motocicli tale frequenza è rimasta invariata e pari al 3,7%;

b) la tariffa media, come detto, è scesa a 328 euro per le auto e a 229 euro per i motocicli (–1,6% sul 2018), al netto degli oneri fiscali e parafiscali;

c) la frequenza dei sinistri per le auto è stata del 6,4%, in lieve aumento sul ’18. Per i motocicli invece tale incidenza è rimasta ferma al 3,7%.

Infine merita di essere evidenziato un quarto punto, anche alla luce di alcune considerazioni che siamo prossimi a esporre:

d) l’IVASS ha accertato che le imprese da lei vigilate hanno registrato un utile pari a 641 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto all’anno precedente.

Ora, nel 2021, i premi medi RCA scenderanno sotto i 328 euro, così da risparmiare anche sull’assicurazione auto?

Per la risposta finale dovremo attendere ancora  altri mesi, e sarà la stessa IVASS a renderne pubblici i dati. Alcune osservazioni si possono però largamente anticipare.

In primis, la tariffa media è scesa in un anno in cui tutti circolavano regolarmente. Il primo lockdown è infatti scattato a marzo 2020, quando per tre mesi molte auto sono rimaste ferme in garage. Poi in autunno ci sono state mini-repliche sparse a seconda dei colori delle regioni.

È poi verosimile supporre che quest’anno anche il novero dei sinistri sia calato. E i sinistri, per le compagnie assicurative, costituiscono il grosso dei loro costi di gestione.

Infine, se il 2019 è stato un anno ricco di utili (addirittura +40% rispetto al  2018) “si presume” lo sarà, a maggior ragione per quanto sopra considerato, anche il 2020.

Quali novità attendersi sul fronte delle tariffe RCA auto

Ora dunque, almeno in linea di principio, non dovrebbe apparire e/o risultare pretestuoso attendersi una limatura dei costi anche nel 2021.

Tuttavia, è probabile che non arriveranno novità sconvolgenti, ossia apprezzabili tagli dei premi assicurativi. Questo perché, fondamentalmente, le imprese operanti in questo mercato operano in regime di oligopolio. La loro politica dei prezzi spesso risulta elastica quando sono i loro costi ad aumentare (ossia i sinistri). Viceversa, quando la situazione s’inverte le loro tariffe faticano a scendere.

Un po’ la stessa situazione che avviene quando a muoversi è il prezzo del barile, e quindi il carburante alla colonnina. Anche lì, infatti, le aziende raffinatrici operano in regime di oligopolio (idem le banche o le compagnie telefoniche, aeree, etc). Ad ogni modo staremo a vedere. Si spera di essere smentiti.

Intanto l’automobilista si chiede se nel 2021 i premi medi RCA scenderanno sotto i 328 euro così da risparmiare anche sull’assicurazione auto. Nell’attesa di saperlo con certezza, illustriamo in quest’altro articolo alcuni ottimi suggerimenti su come contenere questa voce di spesa.

Consigliati per te