Natural Gas: le riserve ridotte spingono i prezzi

ProiezionidiBorsa

Il Natural Gas ha chiuso la seduta del 12 novembre a $3,922 in rialzo del 3,54%.

Dell’accelerazione del prezzo di questa commodity avevamo già parlato in un precedente articolo (Natural Gas spinto al rialzo dal freddo improvviso, leggi tutto) dove mettevamo in evidenza come il rialzo dei prezzi fosse legato all’eccezionale ondata di maltempo che ha caratterizzato il Nord America e che ha fatto aumentare la richiesta di gas naturale.

Oggi vogliamo occuparci di un segnale precursore che ha sempre funzionato e che anticipa il rialzo dei prezzi. Per maggiori dettagli su questo argomento si rimanda a un interessante articolo su Forbes.

Natural Gas:  le condizioni metereologiche

La storia del rialzo del Natural Gas inizia con le riserve  storicamente ai valori più bassi (nonostante l’alta produzione record), un fattore di paura che prima o poi si sarebbe sicuramente concretizzato nel prezzo con l’arrivo dell’inverno. Il mercato del gas , infatti, sta per passare dall’estate all’inverno, dalle immissioni nelle sedi di stoccaggio ai prelievi. Se l’inverno è più freddo, il deficit di stoccaggio del gas (si vede figura qui di seguito) potrebbe essere compromesso e i prezzi potrebbero raggiungere livelli mai visti negli anni.

Natural Gas: Il deficit di stoccaggio negli Stati Uniti è leggermente migliorato, ma rimane in un grande deficit

Natural Gas: Il deficit di stoccaggio negli Stati Uniti è leggermente migliorato, ma rimane in un grande deficit

L’inverno è già iniziato? Negli ultimi giorni, la domanda è aumentata di oltre 100 Billion Cubic Feet Per Day (Bcf)/d, che è il livello di una tipica giornata invernale.

L’idea comune è che lo stoccaggio del Natural Gas sta diventando in qualche modo meno importante perché la produzione può essere messa in linea rapidamente. Purtroppo questa credenza semplicemente non è vera. In parole povere, non possiamo soddisfare la domanda di gas invernale senza stoccaggio.

L’esempio estremo ma perfetto è stato il 1 gennaio del 2018, “il giorno più freddo del secolo”. Abbiamo divorato un record di 143 Bcf/d di gas, eppure abbiamo prodotto solo 72 Bcf/d di gas quel giorno, o quasi esattamente la metà di quello che abbiamo usato.

I prezzi hanno iniziato a salire davvero intorno al 20 settembre, con l’aspettativa di un inizio freddo ad ottobre e un inizio anticipato del fabbisogno di riscaldamento.

Ottobre, tuttavia, è iniziato insolitamente caldo per poi scendere nel più freddo ottobre che abbiamo avuto in cinque anni. Dall’inizio alla fine del mese, i prezzi del Natural Gas sono aumentati solo del 6%.

Tuttavia, per i primi 12 giorni di novembre i prezzi sono aumentati del 17%, poiché la stagione del riscaldamento invernale è imminente.

Anche se ancora a livelli record, la produzione di gas degli Stati Uniti è stata recentemente piatta a circa 85 Bcf/d, ma comunque superiore di quasi il 20% rispetto alla media del 2017.

In ogni caso la parola d’ordine è “monitorare i dati sullo stoccaggio”. Possono dare importantissime indicazioni su quello che accadrà ai prezzi del Natural Gas.

Analisi tecnica secondo Proiezionidiborsa sul Natural Gas

E’ in corsa una proiezione rialzista che ha raggiunto e rotto al rialzo l’importantissimo I° obiettivo di prezzo in area $3,7577. A questo punto le quotazioni hanno campo libero fino al II° obiettivo di prezzo in area $4,3834.

Solo chiusure giornaliere inferiori a $3,7577 metterebbero in crisi lo scenario rialzista.

Natural Gas: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero.

Natural Gas: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero.

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