Nasdaq in rally, investitori in fuga dai titoli industriali

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Nasdaq in rally, investitori in fuga dai titoli industriali. Apre in positivo a 10.141 dollari il Nasdaq 100 che ieri ha chiuso su nuovi massimi storici. Già questa mattina i futures sugli indici Usa si sono mossi in rialzo: il contratto sul Dow Jones segna un +0,95%, quello sull’S&P500 avanza dello 0,81% e il future sul Nasdaq è partito con  lo 0,67%. Gli investitori premiano i titoli dell’indice digitale, più di quelli del settore manifatturiero, che tarda a riprendersi. Il Dow Jones Industrial Average era a 28.000 punti un anno fa, oggi è 26.230. Il Nasdaq era a 10300, ora è sopra 10.130.

Trump in soccorso delle produzioni americane

In soccorso delle produzioni americane, le dichiarazioni di Washington sull’accordo commerciale con la Cina. Il consulente alla Casa Bianca per il commercio, Peter Navarro, ha chiarito che il patto commerciale sulla Fase 1 tra Stati Uniti e Cina è ancora valido. “I miei commenti sono stati presi ampiamente fuori dal contesto da Fox News”, ha ribadito seccamente. A rassicurare è arrivato anche il tweet di Donald Trump: “L’accordo commerciale con la Cina è completamente intatto. Nella speranza che continueranno a rispettare i termini stabiliti”. Speriamo che tengano anche gli accordi con l’Italia. Oggi L’ambasciatore Usa in Italia, Lewis M. Eisenberg, ha visitato l’Istituto Spallanzani di Roma. In occasione della imminente festa nazionale degli Stati Uniti del 4 luglio, l’ambasciata Usa in Italia ha donato 100 pasti per gli operatori sanitari dell’ospedale, per il lavoro svolto nella lotta al Covid-19 e in segno di amicizia tra Italia e Usa.

Nasdaq in rally, investitori in fuga dai titoli industriali

In Europa si comincia a respirare, mentre arrivano dati terribili dall’Oms, oggi: 180 mila contagi in totale tra Asia e Sudamerica. I mercati cominciano a ipotizzare un arresto della recessione alla fine del secondo trimestre e il ritorno a una fase di crescita entro metà luglio, fatto salvo un ulteriore blocco. Ad ogni modo, secondo vari analisti europei ci vorrà almeno un altro anno e mezzo o due a partire da oggi, per tornare ai livelli di un anno fa. E alcuni settori potrebbero non tornare mai più ai livelli raggiunti in precedenza.

OMC: calo globale del 18%. Ma poteva andare peggio…

La schiarita sui rapporti Usa-Cina arriva a poche ore dalle fosche previsioni dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) secondo cui il commercio internazionale dovrebbe registrare un declino storico nel secondo trimestre a causa della pandemia di Covid-19. Le prime conferme sono già arrivate, ma l’OMC ritiene che sarà meno forte di quanto temuto, grazie alle misure a sostegno dell’economia.

Secondo le ultime statistiche dell’OMC, il volume degli scambi di merci è sceso del 3% su base annua nel primo trimestre. Le stime iniziali per il secondo trimestre, quando il virus e le relative misure di contenimento hanno colpito gran parte della popolazione mondiale. Queste prevedono un calo globale di circa il 18,5%.”Il calo degli scambi a cui stiamo assistendo oggi è di dimensioni senza precedenti. In effetti sarebbe il più netto mai registrato”, ha dichiarato il direttore generale dell’OMC Roberto Azevedo, in una nota. L’OMC sottolinea che le politiche fiscali e monetarie sembrano essere state attuate più rapidamente e su una scala più ampia durante l’attuale crisi rispetto alla crisi finanziaria 2008-2009 e che potrebbero aver incoraggiato i consumatori a non tagliare troppo i consumi.

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