Mutuo: cosa fare in caso di separazione?

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In Italia, comprare casa è da sempre il primo passo per la nascita della famiglia. Proprio per questo molti italiani iniziano un percorso fatto di sacrifici. Molto spesso si opta per una soluzione condivisa. Il mutuo cointestato.

Con la stessa frequenza, numerose coppie vanno incontro a litigi e incomprensioni. Che spesso culminano con la separazione. In questo caso, la domanda sorge spontanea. Mutuo: cosa fare in caso di separazione?

Le soluzioni sono diverse, eccone alcune.

Come sottolineato in precedenza, la separazione dei coniugi può creare non pochi problemi al piano di ammortamento di un mutuo. Esistono però diverse soluzioni per ovviare al problema, e non dipendono esclusivamente dalle parti, ma spesso anche dalla decisione del giudice.

Recesso dal contratto di mutuo

Una prima possibile risposta alla domanda: Mutuo: cosa fare in caso di separazione? consiste nella recessione dal contratto. Non è detto però che il recesso sia accolto dalla banca che ha bisogno di garanzie di solvibilità che l’altro coniuge potrebbe non fornire in modo adeguato. In tal caso, resta valida l’opzione del cosiddetto accollo interno.

Il che significa che se un coniuge vuole liberarsi della proprietà dell’immobile, può farlo, ma nella maggior parte dei casi dovrà comunque versare una quota o parte della rata del mutuo, in base alla capacità economiche. Tale importo sarà portato in detrazione rispetto all’assegno mensile di mantenimento per i figli e per l’ex coniuge.

Mutuo cointestato e accollo esterno

Un’alternativa all’accollo interno è l’accollo esterno. In questo caso viene coinvolta per forza di cose anche la banca. In sostanza, uno dei due coniugi acquista dall’altro coniuge la parte delle sua proprietà del bene cointestato, e di conseguenza si accolla anche il pagamento del mutuo stesso. La banca accetta se le condizioni economiche della parte che si obbliga a pagare il mutuo sono tali da poter sostenere l’impegno economico. In tal caso è possibile anche una rinegoziazione delle condizioni del mutuo. In questo caso può essere conveniente anche provare a surrogare il mutuo, cioè trasferire il mutuo presso un’altra banca.

La vendita dell’immobile

Infine, è sempre possibile optare per la vendita dell’immobile. In questo caso si cede l’immobile a terzi, con gli importi ricavati si estingue il mutuo e i residui vengono divisi tra i coniugi.

Cosa conviene?

Non esiste una risposta. Tutto dipende dalle reali condizioni economiche dei coniugi e dai rapporti tra di loro.

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