Mutui immobiliari e bond: due bombe per i titoli azionari di Wall Street e di Piazza Affari

Wall Street

Due mercati finanziari accomunati da due gridi di allarme, ma certi che non saranno gli unici listini che avranno a che fare con certi grattacapi. Lo schema è sempre quello: l’economia reale va in sofferenza e non adempie alle proprie obbligazioni (i mutui, i debiti): chi ha erogato quei fondi va in difficoltà. O in crash nella peggiore delle ipotesi, trascinandosi dietro di sé gli altri titoli. Un film già visto negli anni 2008-2013, s’intitolava “mutui subprime”. Indaghiamo su questa storia dei mutui immobiliari e bond: due bombe per i titoli azionari di Wall Street e di Piazza Affari.

C’era una volta in America …

Oltreoceano il grido d’allarme l’ha lanciato Black Knight . Dai dati che ha reso noti, ad aprile è raddoppiato il numero dei mutuatari “ritardatari”, passati 1,6 milioni di americani nel solo aprile scorso. La maggiore crescita di sempre, accompagnata da una generale difficoltà nell’onorare i mutui sulle case da parte di un terzo dei cittadini degli States. Come si legge dalla 1° riga del riquadro in basso (fonte:

Black Knight) il tasso d’insolvenza USA ad aprile si è attestato al 6,45% (era il 3,06% a marzo). Il punto su cui Black Knight invita a riflettere è che alla precedente crisi ci volle 1 anno e mezzo prima che si toccasse l’apice dell’insolvenza (1,6 milioni di cittadini). Quindi, letta indirettamente, il peggio è aldilà nel tempo? Difficile rispondere, di certo quella platea di 45 milioni di mutui (solo per metà garantiti dal Governo) non lascia indifferenti le istituzioni USA. A

d oggi, prosegue Black Knight, solo il 7,7% dei titolari di mutui ha chiesto la sospensione dei pagamenti per 1 anno, ed evitare lo stato d’insolvenza a stretto giro.

Che tradotto vuol dire quasi novecento miliardi di $ in attesa di essere incassati dal mercato creditizio USA. Ciliegina sulla torta, i dati sull’occupazione. Le ultime stime parlano infatti di +20milioni di persone a spasso, che portano il tasso complessivo dei senza-lavoro al 14,7%.

C’è anche tutto questo, quindi, dietro la decisione FED di comprare a piene mani ormai da settimane anche bond societari. I rating di molte corporate sono già o stanno per virare al ribasso, e il timore che la bomba esploda da un momento all’altro è palpabile. “Prevenire”, si dice in casa Federal Reserve, che con tali acquisti sta avocando a sé una particina dei rischi (sistemici) di mercato. L’intento? Neanche tanto nascosto: evitare un possibile revival del 2008.

Mutui immobiliari e bond: due bombe per i titoli azionari di Wall Street e di Piazza Affari

E qui da noi com’è la situazione? “Ad aprile il 38% dei mutuatari ha affermato di avere difficoltà nel pagare le rate a causa dell’epidemia di Covid-19”. Questi dati sono tratti dalla Relazione annuale della Banca d’Italia di 3 giorni fa. Che ha rilevato come la quota sia più alta tra gli autonomi e i dipendenti della ristorazione (64%) e del commercio (52%). L’origine è sempre la stessa: la pandemia ha congelato l’economia che non avendo prodotto (e fatturato) non riesce a onorare i debiti pluriennali. Per Banca d’Italia solo un terzo dei mutuatari (cioè la minoranza) può dirsi tranquillo da qui a fine anno in quanto capienti e benestanti.

Ma i problemi sono tutti legati al restante due terzi dei mutuatari. Per essi si è attivato il Governo che ha rafforzato il Fondo Gasparrini a cui possono accedere le famiglie per indebitate e temporaneamente in difficoltà. E Bankitalia ricorda che “per una parte dei nuclei familiari è possibile ottenere la sospensione dei pagamenti o l’allungamento della durata dei prestiti”.

I riflessi sui titoli di Borsa

Il piccolo investitore si domanda: alla luce di queste palesi difficoltà, i recenti rialzi di Borsa legati al mese di maggio costituisce tutto oro che luccica? Come si comporteranno in primis i titoli bancari, quelli più esposti alle difficoltà legate ai mutui immobiliari? Quale potrebbe essere il possibile trend di mercato per il nuovo mese in corso? Al netto della prudenza, mai sufficiente ogniqualvolta si “armeggia” coi mercati finanziari, trovate qui un ottimo spunto di riflessione per le ottave a venire.

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