Multe fino a 1.550 euro e sospensione della patente se abusi di questo diritto

autocarro

L’automobile è una delle principali fonti di spesa per le famiglie. Oltre al costo dell’automezzo, bisogna infatti considerare l’IVA al 22% e le spese ricorrenti. Tassa di circolazione, RCA obbligatoria e manutenzione ordinaria ed extra-ordinaria fanno salire di molto l’esborso annuale per mettersi al volante. In questo articolo analizzeremo la possibilità di ottenere forti agevolazioni sulle spese per l’auto per alcune categorie professionali. Ma anche il rischio di multe fino a 1.550 euro e sospensione della patente se abusi di questo diritto.

Cos’è un autocarro

L’articolo 54 del Codice della Strada specifica chiaramente cosa si intende per autovettura e cos’è invece un autocarro. Le autovetture sono veicoli destinati al trasporto delle persone. Esse possono avere capienza massima di nove occupanti, compreso il guidatore. L’autocarro, invece, è un mezzo adibito al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto degli oggetti. Entrambe le categorie possono avere massa non superiore a 3,5 tonnellate. Gli autocarri, quindi, non sono camion o furgoni, bensì normali automobili utilizzate per il trasporto delle cose.

Il Codice della Strada identifica questi veicoli con l’indicazione N1 e prevede che l’abitacolo sia separato dal vano bagagli per questioni di sicurezza. In altre parole, buona parte delle autovetture sul mercato possono diventare autocarri. Beneficiando delle agevolazioni fiscali previste per i mezzi da lavoro. Attenzione però alle multe fino a 1.550 euro e sospensione della patente se abusi di questo diritto.

Le agevolazioni previste

Abbiamo visto che chi utilizza un’autovettura per trasporto di cose e delle persone adibite al loro uso, può immatricolarla come autocarro. I vantaggi, riservati ai titolari di partita IVA, sono molti. Innanzitutto, la possibilità di dedurre fiscalmente il prezzo d’acquisto di un autocarro al 100% e di dedurre l’IVA al 40%. Inoltre, questi mezzi non pagano il superbollo e consentono una deducibilità ai fini IRES, IRPEF ed IRAP fino al 70%.

Il D.L. 223/2006 ha previsto però precisi obblighi per i veicoli immatricolati come N1. Innanzitutto. un rapporto tra potenza e portata non inferiore a 180 kw. Oltre a limitazioni sulla tipologia di carrozzeria, il numero di posti e la netta separazione tra zona passeggeri e vano merci. Il D.L. citato prevede multe fino a 1.550 euro e sospensione della patente se abusi di questo diritto. Nello specifico, a seconda del tipo di infrazione, la multa può variare da 400 a 1.550 euro circa. La sospensione della patente va invece da uno a sei mesi.

Multe fino a 1.550 euro e sospensione della patente se abusi di questo diritto

In conclusione, abbiamo visto che la facoltà di immatricolare un’autovettura come autocarro consente importanti vantaggi fiscali. Ma espone anche a pensanti sanzioni in caso di mancato rispetto delle prescrizioni stabilite dalla normativa. Si tratta certamente di un’importante agevolazione per alcune categorie professionali che non necessitano di mezzi da lavoro di grandi dimensioni. Non è però un escamotage consigliabile per alleggerire i costi della propria vettura. Il tentativo di ridurre l’impatto economico dell’acquisto di un’auto espone spesso a rischi fiscali. Abbiamo approfondito questo tema in un recente articolo.

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