Multa fino a 672 euro per il conducente del veicolo che commette questa infrazione del Codice della Strada

ZTL

Come è noto, il Codice della Strada dedica un intero titolo, il V, alle norme di comportamento che gli automobilisti devono rispettare alla guida. Le norme di comportamento sono essenziali per garantire la sicurezza ma anche la fluidità della circolazione stradale. Infatti, non rispettare le norme di comportamento sulla strada non è solo estremamente rischioso, ma può portare a gravi disagi e rallentamenti.

Tra le norme di comportamento del Codice della Strada ci sono due articoli che meritano particolare attenzione. Si tratta dell’articolo 188 e dell’articolo 381 del Regolamento di esecuzione. Tali norme disciplinano l’utilizzo delle agevolazioni per disabili. Tra le varie agevolazioni previste a favore delle persone con disabilità c’è l’importante strumento rappresentato dal contrassegno auto. Questo permette alla persona disabile o al suo caregiver di avere alcuni vantaggi nella circolazione e non ricevere le sanzioni per alcune infrazioni stradali.

Multa fino a 672 euro per il conducente del veicolo che commette questa infrazione del Codice della Strada

In particolare, il contrassegno è un tagliando che consente a chi ha problemi di deambulazione o ai non vedenti di godere di alcune facilitazioni. Tra queste, spazi di sosta riservati e la possibilità di parcheggiare l’auto in zone normalmente vietate agli altri veicoli. Oltre a questo, il tagliando consente di entrare nelle ZTL predisposte dai vari Comuni italiani.

È il Comune di residenza del disabile che rilascia il permesso in questione. Si tratta di un’autorizzazione amministrativa che dura cinque anni anche per i disabili permanenti. Può essere, in ogni caso, rinnovata. Gli spazi riservati alle auto delle persone disabili vengono tutelati dalla legge. Infatti, l’articolo 188 del Codice della Strada prevede una multa fino a 672 per il conducente che usufruisca degli spazi per disabili senza autorizzazione.

La posizione della giurisprudenza

Si è posto poi, di recente, il problema delle sanzioni amministrative che giungevano all’indirizzo del disabile che transitava nelle ZTL di Comuni diversi da quello di residenza. Infatti, normalmente le ZTL sono presidiate da telecamere automatizzate. Queste verificano semplicemente se la targa del veicolo sia registrata nel database comunale e inviano la sanzione. L’auto della persona disabile ha, però, il diritto di transitare anche nelle ZTL predisposte da Comuni diversi da quello di residenza e di usufruire degli spazi riservati.

Oltre a questo, è il contrassegno che permette di accedere alle agevolazioni stradali e questo contrassegno non è legato ad un’auto particolare. Il contrassegno, cioè, ha valore su qualsiasi auto utilizzata dal disabile. Per questo possono esserci dei problemi con le sanzioni amministrative in caso di procedure automatizzate. La Cassazione, con la recente ordinanza 8226 del 2022, ha affrontato questo problema. I giudici hanno spiegato che non è il disabile che deve premurarsi di avvisare il Comune del suo passaggio per evitare la sanzione. La Corte ha, invece, chiarito che deve essere il Comune stesso ad organizzarsi in modo da evitare di sanzionare il passaggio dell’auto autorizzata. L’automatismo delle telecamere non può cioè pregiudicare la posizione della persona disabile recapitandogli una serie di sanzioni illegittime.

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