Mps precipita e Borghi della Lega chiarisce

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FIRENZE (Reuters) – Il contratto tra M5s e Lega per il nuovo governo prevede che lo Stato non esca dal capitale della Banca Mps (MI:BMPS) e che si blocchi la chiusura delle filiali prevista dal piano per garantire il servizio ai cittadini.

Lo ha detto a Reuters l’economista della Lega Claudio Borghi, che ha partecipato alla stesura del documento, ormai ai dettagli finali.

“Lo Stato non esce dal Monte dei Paschi, come promesso dal sottoscritto in campagna elettorale, e ne verranno ridefiniti i compiti”, ha detto Borghi spiegando il significato di quanto scritto nel testo del contratto.

Su queste parole il titolo della banca senese è andato in asta di volatilità ampliando le perdite attorno al 9,45%.

Una bozza del documento, vista da Reuters, dice a questo proposito che “con riferimento alla banca Monte dei Paschi, lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell’istituto di credito in un’ottica di servizio”.

“Ottica di sevizio significa tutte le sedi nelle valli che erano molto utili per l’economia della popolazione toscana, che in un ottica di puro e crudo profitto è stato detto le chiudiamo, verranno tenute per far sì che la banca faccia un servizio ai cittadini”, ha chiarito Borghi.

L’esponente leghista, che in campagna elettorale ha sfidato Pier Carlo Padoan a Siena, ha anche detto di ritenere “molto probabile”, che il nuovo governo indichi un nuovo amministratore delegato al posto di Marco Morelli.

“Come con tutte le partecipazioni, abbiamo intenzione di procedere a un discreto spoil system”, ha detto.

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