Moscovici, il commissario UE contro l’Italia: è un problema

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Ormai è chiaro lo sport preferito di chi sale su qualsia si poltrona europea è sparare addosso all’Italia. Attribuire al nostro paese, più o meno , tutti i problemi che attanagliano l’UE danni.

A nessuno di questi geni che venga il dubbio che magari se la crisi europea in realtà non si è mai, ex Germania, risolta è per i contenuti fallimentari delle politiche che dalla loro petulanti cattedre vengono periodicamente emanate, condite poi da predicozzi quasi sempre generici nel migliore dei casi triti e ritriti.

Ultimo specialist in questo #sparasullitaliacheseifurbo il signor Moscovici che fin qua non era passato alla storia per alcunché se non per la sua recente nomina a Commissario UE. Evidentemente ha voluto andare sul sicuro per mettersi in mostra e acquisire consensi tra le lobby che l’Europa così com‘è sostengono.
Un’ Europa che genera ricchi ma mille volte di più sta producendo poveri attingendo a fasce di popolazione che mai avrebbero pensato di arrivare ad avere come sogno i mille euro al mese sicuri.

Se questa politica di impoverimento diffuso è un successo allora tutti dietro al signor Moscovici

Bene hanno fatto i nostri governanti a ricordargli le inadempienze francesi sulla questione migranti, i bombardamenti in Libia al ritmo della marsigliese. Non ultimo il fatto che la Francia è di un filo avanti a noi come dati macro-economici ma soltanto perché a loro (come alla Spagna) sono state concesse deroghe di sforamento che a noi vengono tuttora e in via anticipata precluse.

La Francia oltre agli attentati che si è portata in casa con le sue politiche aggressive in giro per il mondo, vive una fase di grande malessere sociale che nelle periferie, non solo di Parigi,  porta ogni giorno a disordini e proteste. Viene da pensare che il Signor Moscovici oltre agli obbiettivi di cui sopra abbia anche in mente di distrarre i francesi dai propri problemi facendo loro credere che c’è chi sta peggio.

In realtà l’Italia sta comunque meglio delle Francia proprio perché è riuscita a sganciarsi da un canovaccio che la stava trasformando in una colonia teutone. I francesi stanno negoziando il loro storico anelito di libertà in cambio di un compiaciuto quanto transitorio ausilio tedesco. Ma sappiamo bene quanto poi la Germania sia pronta ad approfittare della benché minima situazione favorevole per alzare la posta specie con i soggetti con cui è in credito.

Ancora, se l’Italia è un problema, come ha detto Moscovici, la Francia lo è di più perché attingere il proprio sostentamento da politiche guerrafondaie, non dimentichiamo che anche i primi bombardamenti in Libia sui civili furono opera francese, è lontano anni luce, anzi, proprio agli antipodi coi principi ispiratori da cui nacque tanti anni fa il “sogno” europeo.

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