Seguendo la tradizione contadina, molti piantano le patate a marzo, anche non è sempre consigliato farlo.
Quando si sceglie di introdurre una nuova coltura nel proprio orto, bisogna prestare attenzione alla posizione in cui la si pianta. Non solo per farle ricevere la giusta quantità di sole o di ombra, ma anche per assicurarsi che i principi della consociazione vengano rispettati.
Quest’ultima è un’antichissima tecnica agricola che consiste nel far crescere vicine piante che possano aiutarsi nella crescita. L’esempio più famoso è quello della carota e della cipolla che, coltivate vicine, scacciano l’una i parassiti dell’altra.
Al contrario, alcune piante si danneggiano vicendevolmente. Proprio per questo, è importante scegliere in che parte dell’orto posizionare una nuova pianta l’orto anche tenendo conto di ciò.
Chiediamoci dunque: quali piante dobbiamo coltivare vicino alle patate per ottenere un raccolto migliore? Diamo una risposta a questa domanda.
Molti piantano le patate a marzo, ma non sanno vicino a quali piante coltivarle per farle crescere meglio e proteggerle dai parassiti
Citiamo alcune delle consociazioni più efficaci. La prima è certamente quella con gli spinaci, che rilasciano nel terreno delle sostanze capaci di favorire la crescita delle patate. Per ottenere quest’effetto, basterà coltivarli ai bordi dell’aiuola in cui sono piantati i tuberi.
Ottima consociazione anche quella con i fagioli o con il lino, che scacciano la dorifora. Quest’ultima è il nemico numero uno delle patate e delle melanzane, siccome minaccia gravemente il loro sviluppo. Anche le fave, consociate alle patate, scacciano la dorifora. In cambio, queste ultime fanno da repellente nei confronti del tonchio.
Il rafano può essere coltivato vicino alle patate per proteggerle da molti degli insetti che in genere le attaccano. Alcuni agricoltori sostengono di aver riscontrato un miglioramento nella crescita e nel sapore delle patate piantandole vicino a piante vicino al basilico, alla camomilla, all’achillea, al prezzemolo o al timo.
