Molti pensionati in Italia vivono con meno di 750 euro al mese

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Inps, in Italia 18 milioni di pensioni. Sei su dieci sotto 750 euro

Da un Articolo di Repubblica.it

MILANO – L’Inps sta erogando oltre 18 milioni di pensioni, nel 63,1% dei casi sotto la soglia di 750 euro: un dato che fa parlare l’Istituto di “una forte concentrazione nelle classi basse”. E’ quanto emerge dall’ultimo osservatorio sulle pensioni, che non include però le gestioni dipendenti pubblici ed ex Enpals, e si riferisce a dati al gennaio 2017. L’incidenza di assegni basse, è bene ricordare, non può essere automaticamente letto come una misura di povertà, visto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. Nel 26% dei casi, l’assegno resta sotto 500 euro al mese. Resta poi la sproporzione tra uomini e donne: tra queste la percentuale di assegni sotto 750 euro sale al 76,5%. Dall’altra parte della scala, ci sono più di 207mila pensioni sopra i 3.500 euro mensili, l’1,2% del totale.

Del totale di prestazioni versate, più di 14 milioni sono di natura previdenziale: hanno avuto origine dal versamento di contributi previdenziali (vecchiaia, invalidità e superstiti), durante l’attività lavorativa del pensionato. Le rimanenti sono costituite dalle prestazioni erogate dalla gestione degli invalidi civili (comprensive delle indennità di accompagno) e da quella delle pensioni e assegni sociali, sono di natura assistenziale, cioè prestazioni erogate per sostenere una situazione di invalidità congiunta o meno a situazione di reddito basso. L’importo complessivo annuo risulta pari a 197,4 miliardi di euro di cui 176,8 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali.

Dai dati emerge che negli ultimi cinque anni il numero delle pensioni è diminuito nel complesso del 2,7%: a partire dal 2013 si assiste “ad una inversione di tendenza”. Mentre da gennaio 2004 a gennaio 2012 il numero delle pensioni è aumentato mediamente dello 0,7% annuo per un complessivo 6,1%, negli ultimi cinque anni è iniziato a decrescere mediamente dello 0,6% annuo, con un calo complessivo del 2,7%.

Di pensioni e altro ha parlato oggi il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha invitato ad “affrontare in Italia il problema dei vitalizi e dei trattamenti che hanno creato delle differenze di trattamento molto forti tra consiglieri regionali e i parlamentari e il resto degli italiani. Questo credo che sarebbe un modo molto incisivo per ridurre il sostegno alla piattaforma dei populisti”, ha spiegato a RaiNews24. Nel suo intervento a tutto tondo ha sostenuto poi la necessità di un “reddito minimo garantito”, che vada “ai più poveri”, ai più bisognosi, piuttosto che un “reddito di cittadinanza”, che viene dato “in modo indiscriminato a tutti i cittadini ed è troppo costoso”. Da ultimo, un passaggio sugli “immigrati che hanno tutte le caratteristiche di un comodo capro espiatorio: visibili, circondati spesso da pregiudizi, con forti difficoltà di integrazione culturale e sociale”.

Da ultimo, sempre l’Inps supera l’impasse generata dall’abrogazione dei voucher per il lavoro accessorio per quanto riguarda la retribuzione dei servizi di baby-sitting:

“Tenuto conto della risposta pervenuta oggi (dal ministero del Lavoro, ndr), l’Istituto, che aveva già modificato la procedura in modo da consentire l’emissione dei soli voucher baby sitting, continuerà a erogare il beneficio con questa modalità”.

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