Molti pensano che copiare e incollare questo messaggio su Facebook salvi la privacy delle foto ma la verità è un’altra

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Recentemente, il mondo dei social network è stato scosso da una grande novità: Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha annunciato che la sua società ha cambiato nome.

Il nuovo gruppo che gestisce il social blu, assieme a Instagram, WhatsApp e tanto altro, ora si chiama Meta. L’annuncio è il preludio all’idea di Zuckerberg di trasformare il suo mondo social nel cosiddetto Metaverso: uno spazio virtuale in cui si potrà costruire una vera e propria vita parallela. Molto più immersivo di Facebook, ma anche molto più presente nella quotidianità.

Non potevano mancare, attorno a questa notizia, una serie di notizie più o meno vere. Le classiche bufale, disinformazioni e tanto altro. In particolare, ce n’è una che sta proprio diventando virale in questi giorni. Molti, infatti, pensano che copiare e incollare questo messaggio su Facebook salvi la privacy delle foto ma la verità è un’altra.

Bufale e fake news

Di cosa si tratta? Della classica “catena di Sant’Antonio”, stavolta applicata, però, al nuovo marchio di Meta. L’invito è quello di copiare e incollare il messaggio integralmente e diffonderlo sui propri profili.

Nel testo originale viene spiegato, in maniera molto generica, che le foto personali possono essere usate. Viene detto che la scadenza è oggi e che tutto quello che verrà pubblicato sarà reso pubblico. L’allarme è chiaro, bisogna prevenire in anticipo per evitare problemi legali successivi.

Niente di rassicurante, insomma. Per “salvarsi”, tutto quello che bisogna fare è copiare e incollare questo testo dove “non si autorizza” nessuna azienda legata a Facebook e a Meta a utilizzare i propri contenuti, né passati né futuri.

Molti pensano che copiare e incollare questo messaggio su Facebook salvi la privacy delle foto ma la verità è un’altra

Si tratta, come al solito, di una bufala bella e buona. Come abbiamo già spiegato diverse volte, c’è un indizio specifico che da solo basta a capirlo: non viene indicata una data specifica. Si parla genericamente di “oggi”. Ovviamente, questo non significa nulla.

Il testo, poi, è pieno di inesattezze che lo rivelano per quello che è. Cosa vuol dire che “tutto ciò che pubblicherai sarà reso pubblico da oggi”? Se ci si pensa, infatti, pubblicare una foto su Facebook significa già renderla di pubblico dominio. Inoltre, si dice che Facebook/Meta sarebbe diventato “un’istituzione pubblica”: niente di più falso, essendo un’azienda privata.

Questo tipo di messaggi virali circola da anni. Si tratta, ovviamente, di bufale e fake news senza alcun fondamento. La verità è che Facebook, o Meta che dir si voglia, ha già accesso a tutte le informazioni che pubblichiamo sulle sue piattaforme. Questo aspetto fa parte dei termini di servizio che vengono accettati nel momento in cui si crea un account. Non sarà certo un testo copiato e incollato sul proprio stato a fare la differenza.

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