Molti non sanno che un cane disubbidiente potrebbe nascondere un malessere

cane

Quando si guarda un video divertente di un cane che si morde la coda come se non fosse la sua, o come se si sentisse minacciato, non si può fare altro che ridere. Purtroppo la realtà che si nasconde dietro ad una scenetta apparentemente divertente, è ben altra.

Questi comportamenti che per lui sono ripetitivi, uniti ad altri stati non facilmente visibili, nascondono infatti un’inquietudine che può diventare dannosa con il passare del tempo.

Il tempo passato insieme a un cane è importante non solo per la compagnia che è in grado di regalare ma anche per capire quali sono le sue necessità.

Molti non sanno che un cane disubbidiente potrebbe nascondere un malessere

Non tutti i cani sono in grado di supportare il proprio padrone, di aiutare una persona in difficoltà oppure di percorrere un tratto pieno di ostacoli eseguendo degli ordini.

La difficoltà di apprendimento, il continuo guaire o abbaiare, o addirittura l’aggressività, rappresentano dei segnali che indicano un malessere su cui occorre intervenire. Questi interventi devono essere mirati e nei casi più marcati è richiesto l’aiuto di un etologo o di un comportamentista che siano esperto in Pet Business.

Bisogna essere in grado, nel cane, di distinguere le varie situazioni. Ad esempio una ribellione che risponde al suo bisogno di libertà da uno stato d’ansia che si sta verificando in un periodo particolare della sua vita.

Con tutta probabilità la disobbedienza di questi amici a quattro zampe è legata a un addestramento insufficiente. Magari che ha risentito della mancanza di esperienza da parte del proprietario. Se così non fosse, le fobie che matura dentro casa oppure quando è a passeggio o in mezzo ad altri cani devono essere curate. Così come succede agli umani è probabile che ci sia una causa scatenante su cui poter lavorare per ottenere dei rapidi miglioramenti. Intervenire per tempo è fondamentale per evitare conseguenze non più reversibili per lui e comunque gravi per chi ci vive insieme.

Alcuni comportamenti che ci devono spingere a intervenire

Se ci si accorge che il proprio cane ha un comportamento sempre vigile deve scattare un primo campanello d’allarme. Il cane tende a evitare lo sguardo, a tenere le orecchie sempre tese, ad avere una respirazione accelerata quando qualcosa non va. È normale, molti non sanno che un cane disubbidiente potrebbe nascondere un malessere che si sta formando. Quindi bisognerebbe indagare sulla causa. Se non hanno vissuto un’esperienza traumatica in precedenza significa che un fattore scatenante di stress si è verificato ultimamente.

I comportamenti remissivi per esempio. O le paure marcate come quella dei temporali o degli altri cani. Sono tutti fattori che indicano che uno stato emotivo che è entrato in azione. Per non parlare dell’incapacità di gestire la solitudine, alcuni cani sono in grado di distruggere parti dell’arredamento o di fare i bisogni dappertutto se lasciati soli in casa.

È possibile intervenire con qualche accorgimento. Ad esempio evitare di lasciarlo solo per troppo tempo, stabilire una routine oppure fare dei giochi con lui per ottenere un miglioramento. L’aiuto di uno specialista però rimane la soluzione più indicata.

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