Molti la sottovalutano ma questa pianta è una risorsa per pelle secca e screpolata

calendula

La calendula officinalis è una pianta molto antica, diffusa nelle coltivazioni del Mediterraneo e in Europa. Il suo nome deriva dal latino Calendae, ovvero il primo giorno del mese, proprio perché fiorisce in quei giorni, dalla primavera all’autunno, spesso anche d’inverno. I suoi fiori somigliano a quelle delle margherite, ma hanno più petali e sono di colore arancione intenso, infatti è anche chiamata fiorarancio.

È una pianta che può crescere a quote alte, possiamo coltivarla per decorare i nostri giardini, ma anche per attirare insetti impollinatori e scacciare alcuni parassiti. Sono piante alleate dell’orto, infatti, difende gli ortaggi come zucchina, pomodoro, peperone.

Inoltre, è un fiore poco difficoltoso da coltivare, ha bisogno di sole e luce diretta, acqua poca ma regolare. L’unico accorgimento è eliminare i capolini (fiori) che sfioriscono, per agevolare la produzione e crescita dei nuovi boccioli. Questi ultimi, come anche i fiori e le foglie pelose, sono commestibili.

Molti la sottovalutano ma questa pianta è una risorsa per pelle secca e screpolata

In cucina, le parti commestibili della calendula, sono utili per guarnire pietanze, insalate o anche sottaceti, in alternativa essiccati per realizzare decotti e canditi. Ma è riduttivo utilizzare la pianta solo in cucina, già gli antichi Egizi la impiegavano per lenire alcuni disturbi, grazie alle sue notevoli qualità.

La calendula, infatti, contiene acido salicilico, carotenoidi, olio essenziale, vitamina C e flavonoidi. Tutte queste sostanze concorrono a rendere questa fantastica pianta officinale ideale anche per alcuni tipi di pelle. Infatti, molte creme e unguenti sfruttano queste proprietà per rigenerare e idratare la pelle. Inoltre, previene le rughe e stimolerebbe la produzione di collagene, donando luminosità.

I prodotti naturali a base di calendula, sono molto emollienti, per questo indicati per la pelle screpolata e molto secca. Sembra essere anche un rimedio naturale contro le scottature, dermatiti, punture d’insetto, acne, calli e geloni. Utilizzata sotto forma di crema, ma anche come sapone per le pelli particolarmente delicate.

Oltre all’uso esterno, molti utilizzano gli infusi, per infiammazioni gastro-intestinali, dolori addominali e mestruali. Ad esempio, dalla pianta, si ricava la tintura madre, ovvero un mix di fiori, alcol e acqua, ricco di Vitamina C, da diluire nell’acqua.

Controindicazioni

Molti la sottovalutano ma questa pianta è una risorsa per pelle secca e screpolata, se utilizzata con cura e consigliata da medico.

Infatti prima di qualsiasi acquisto, dobbiamo essere sicuri di non avere allergie particolari, per evitare complicazioni. Potremmo essere intolleranti, non tutte le persone reagiscono allo stesso modo ed è sempre consigliabile scegliere prodotti indicati dal proprio medico o dal farmacista. Evitare preparazioni fai da te, improvvisate, che potrebbero causare non pochi rischi. Mai usarla nelle lesioni profonde, in gravidanza e mentre si allatta, soprattutto se si tratta di ingerirla.

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