Molti ignorano questa pianta dal sapore sorprendente ma non sanno a cosa rinunciano

rabarbaro

In antichità, in ogni parte del Mondo, molti usavano le piante e le erbe per alleviare dolori e sintomi. Ancora oggi rimane in qualche tradizione popolare l’uso di determinate specie vegetali, anche tramite infusi e decotti, per stimolare la guarigione.

I rimedi naturali sicuramente non possono guarire malattie importanti ed è sempre consigliato rivolgersi al nostro medico senza improvvisare terapie e rimedi della nonna. Ma sicuramente certe piante possono arricchire il nostro organismo attraverso vitamine, minerali e sostanze benefiche.

Ad esempio, sappiamo che l’alloro potrebbe aiutare la digestione, eliminare i gas intestinali e alleviare disturbi allo stomaco. Per questo molte volte le nostre nonne, quando avevamo un semplice mal di pancia, facevano un infuso a base di alloro e buccia di limone.

Inoltre, ci sono in natura elementi che non utilizziamo molto spesso, per abitudine o perché non conosciamo il prodotto. Tendiamo a usare le solite spezie o le solite verdure e non proviamo sapori nuovi, che invece potrebbero stupirci.

Molti ignorano questa pianta dal sapore sorprendente ma non sanno a cosa rinunciano

Tra le tante possibilità che la Natura offre, esiste una pianta che non mangiamo quasi mai, il rabarbaro. È una pianta erbacea perenne, famosa in Cina da più di 2 mila anni per i suoi scopi terapeutici. È molto vistosa e appariscente perché, oltre ad avere delle grandi foglie verdi, gialle e rosse, possiede dei fiori gialli e il gambo rosso e giallo. Il sapore dei gambi è molto singolare, tende a essere amarognolo, ma più sono tendenti al rosso più saranno dolci.

Possiede molti minerali tra cui fosforo, magnesio, ferro, potassio, vitamine del gruppo B. È possibile mangiare sia il suo fusto che le radici, per eliminare le tossine, per regolare i livelli di colesterolo e spesso per trattare diarrea e lievi bruciori di stomaco.

Potrebbe facilitare i movimenti intestinali e quindi consigliato in alcuni casi se si soffre di emorroidi. Ma dipende sempre dal tipo di problematica, se soffriamo di gravi patologie è bene chiedere al proprio medico se è il caso di mangiarlo. Evitiamo di mangiare le foglie, perché contengono acido ossalico, in certe quantità possono essere velenose.

Come utilizzarlo

Anche se molti ignorano questa pianta dal sapore sorprendente ma non sanno a cosa rinunciano, perché possiamo realizzare pietanze dolci, salate e anche liquori. In questo periodo si effettua la raccolta ed è possibile creare gustose ricette.

Oltre a essere il protagonista di liquori, possiamo realizzare crostate con rabarbaro e mele, facendo una deliziosa marmellata. Oppure possiamo usarlo per insaporire risotti, pollo al forno, pesce al cartoccio, insalate, sfoglie salate con formaggio.

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