Molti ignorano i possibili benefici della pranoterapia e come riconoscere i veri professionisti dai truffatori

pranoterapia

Quando una persona ha dei fastidi cerca in ogni modo dei rimedi. Innanzitutto è d’obbligo rivolgersi al proprio medico per indagare le cause e ricevere le indicazioni adeguate. Eppure, in molti casi, il disturbo può essere trattato in concomitanza attraverso una pratica naturale.

La pranoterapia è una Disciplina Bio Naturale (DBN), il cui nome deriva dal termine indiano “prana”, “soffio/energia vitale”.

Praticata millenni fa in India, poi passò in Egitto ed in seguito in Occidente. Secondo questa disciplina, ogni essere vivente è dotato di bioenergia. In effetti, studi scientifici attestano l’esistenza di energia, dentro e fuori il nostro corpo. Basti pensare alle scoperte di Albert Einstein o ai vari studi in campo biologico, fisico e chimico.

Cosa avviene durante una seduta?

L’attività dell’operatore concorre al miglioramento delle condizioni psicofisiche di chi si rivolge a lui. Le mani del pranoterapeuta (detto anche pranopratico da qualche anno), possono essere imposte sulla persona, a distanza ravvicinata o a contatto. Lo scopo è quello di trasferire l’energia. Essa è composta da onde termiche, elettriche e magnetiche. Il pranoterapeuta, in questo modo, cercherà di ristabilire l’equilibrio delle caratteristiche bioelettromagnetiche della persona. Ogni seduta dovrebbe durare dai 10 ai 20 minuti in media, poiché il livello di intensità dell’energia trasmessa cala gradualmente. Sensazioni di calore e di benessere potrebbero essere tra le manifestazioni più comuni dopo il trattamento.

Molti ignorano i possibili benefici della pranoterapia e come riconoscere i veri professionisti dai truffatori

L’operatore è tenuto al rispetto di un regolamento e del codice deontologico della professione. Per distinguere, quindi, un truffatore, si può tenere conto di alcuni parametri, tra cui i seguenti:

  • il pranoterapeuta usa solo le proprie mani. Il trattamento deve durare poco;
  • l’operatore deve aver frequentato un corso teorico-pratico triennale ed essere iscritto all’albo della sua professione;
  • l’attività può essere svolta in uno studio privato, in centri benessere e SPA, centri sportivi ed estetici;
  • il pranoterapeuta non deve vantare titoli che non ha. Non è un medico, non può prescrivere farmaci o diagnosticare malattie;
  • non può vendere nulla, men che meno amuleti;
  • il loro tariffario deve essere chiaro;
  • inoltre, bisogna diffidare di chi si fa troppa pubblicità con ogni mezzo.

In caso di dubbi, ci si può rivolgere al sito dell’AIFEP (Associazione Pranopratici Europei) per consultare l’elenco degli operatori abilitati.

Molti ignorano i possibili benefici della pranoterapia e come riconoscere i veri professionisti dai truffatori. È bene consultare il proprio medico prima di contattarne uno. Inoltre, è meglio accertarsi della sua serietà professionale attraverso l’albo dei pranopratici. In questo modo, si eviteranno spiacevoli sorprese per la salute e per il portafoglio.

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