Molti anziani ignorano questi gravi rischi legati all’abuso di farmaci mentre questa sarebbe la soluzione

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L’invecchiamento progressivo della popolazione porta con sé tutta una serie di inevitabili conseguenze. Ad esempio un maggior ricorso alle cure mediche, alle ospedalizzazioni e a un più alto consumo di medicine.

A questo proposito, secondo i geriatri, si registrano due fenomeni entrambi potenzialmente pericolosi per la salute. Vale a dire si assumono troppe medicine ogni giorno e per un periodo molto più lungo del necessario.

Detta diversamente, molti anziani ignorano questi gravi rischi legati all’abuso di farmaci mentre questa sarebbe la soluzione. Vediamo di capire qual è.

Le Linea Guida inter-societaria SIGG

Il fenomeno dell’abuso dei farmaci è stato affrontato dal SIGG, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Con l’ausilio di altre 5 società scientifiche (SIGOT, SIMG, SIMI, FADOI e SIF) ha studiato le conseguenze di queste distorsioni terapeutiche.

Il frutto di tale lavoro è confluito nella redazione delle prime Linee Guida per la gestione della politerapia e delle patologie complesse. Queste sono state presentate a al 65° Congresso Nazionale della SIGG, in corso a Roma dal 1° al 4 dicembre.

Alcuni dati in merito al consumo di farmaci

Secondo lo studio, la presenza di due o più patologie croniche caratterizza il 75% dei sessantenni e quasi la totalità degli over 80. Questa condizione rappresenta il presupposto per la polifarmacoterapia, cioè l’assunzione di 5 o più farmaci al giorno.

Il numero medio di farmaci usati dagli under 65 è pari a 1,9, poi cresce 7,4 nel gruppo d’età 80-84 e si riduce a 2,8 farmaci negli over 95.

Quanto agli over 65, il 30% di essi assume 10 o più farmaci, mentre circa il 50% tra i 5 e i 9 o assume medicinali per un periodo maggiore al necessario (dati OsMed).

Per i ricercatori, l’utilizzo contemporaneo di molti farmaci in un organismo che invecchia (e quindi aumenta deficit e patologie), accresce il rischio di reazioni avverse. Tra le più comuni abbiamo le interazioni farmaco-farmaco e quelle farmaco-malattia.

In definitiva, sebbene la singola prescrizione possa aderire alla patologia, regimi politerapeutici spesso producono esiti clinici negativi. Vale a dire diminuzione dell’aderenza terapeutica, ricoveri ospedalieri, disabilità, cadute, mortalità.

Molti anziani ignorano questi gravi rischi legati all’abuso di farmaci mentre questa sarebbe la soluzione

Secondo i geriatri del SIGG la soluzione passa per la deprescrizione. Tradotto vuol dire prescrivere meno farmaci e meglio. Una simile opera, continua lo studio, potrebbe ridurre di almeno il 20% il rischio di eventi avversi. Ad esempio si potrebbe eliminare un farmaco doppione o non appropriato o comunque non necessario.

Inoltre, secondo un altro studio, potrebbe bastare questa semplice attività domestica per garantire una discreta salute almeno di ossa e cervello.

In chiusura, ricordiamo al Lettore di non assumere mai iniziative personali e senza il parere del proprio medico.

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