Minute FED: promessa di quiete sui tassi?

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Minute FED:  quale scenario ci restituiscono?

Evidentemente la FED comincia a prendere in seria considerazione l’ipotesi che le difficoltà economiche che attraversano l’Europa e numerosi paesi emergenti nel corso del 2019 possano arrivare a contagiare gli USA.

Le minute pubblicate ieri sera sono un chiaro messaggio ai naviganti.
Il baldanzoso ottimismo di dicembre che orientava la FED a due/tre rialzi dei tassi nel 2019 è scomparso.

Per la verità la compattezza del board si è di nuovo indebolita nell’ultimo periodo.

I falchi che monitorano principalmente la situazione interna negli USA, tuttora fiorente, non vedono il motivo per un approccio monetario di nuovo lasco.

Viceversa le colombe, attualmente in maggioranza, che prendono in considerazione principalmente la dinamica globale, tendono ad accompagnare l’economia quasi con cautele preventive.

Una nuova fase di QE però al momento pare prematura…

Ovvero, se preferiamo un ‘immagine più specifica, di vaccinazione contro il contagio che potrebbe arrivare dall’Europa.

Rallentamento in arrivo anche negli USA dal QE al QT

Nei verbali si fa infatti riferimento a “rischi e incertezze”, e, su questa premessa, la logica conseguenza è una brusca frenata negli intenti di ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Nelle minute si parla poi del Quantitative Tightening(QT).

Per QT si intende il piano di riduzione degli asset che la FED ha rilevato tramite le ondate monetarie di dollari immessi nel sistema tramite i vari step di Quantitative Easing (QE).
L’obbiettivo dichiarato del QT è la riduzione di queste partecipazioni, in misura significativa, già entro la fine del 2019.
Le minute poi proseguono avallando l’idea di una compattezza venuta meno, vi si legge infatti: “Quasi tutti i partecipanti ritengono che sarebbe desiderabile annunciare, prima che passi troppo tempo, un piano per la fine del processo di riduzione delle partecipazioni detenute dalla FED, verso la fine di quest’anno. Un tale annuncio dovrebbe fornire una maggiore chiarezza in merito al processo volto a completare la normalizzazione delle dimensioni del bilancio della FED”.

Minute  FED e scenari

Viceversa come già anticipato da Powell nelle sue ultime uscite pubbliche la FED conferma un approccio definito paziente nelle decisioni di politica monetaria.

Pertanto, i tassi  sui FED funds dovrebbero rimanere all’interno di un range compreso tra il 2,25% e il 2,5%  ritenuto nelle minute l’ideale in questa fase dal board della FED.

Questo farà certamente la felicità di Trump, sempre avverso ad ogni mossa che possa frenare la crescita dei mercati; quindi diventa difficile ipotizzare tempi duri per le borse USA in tale contesto.

Piuttosto saranno da tenere leggeri i pesi sui comparti bancario ed assicurativo che dovrebbero essere i più toccati dal QT, ovvero dagli smobilizzi della FED stessa.

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