Minute BCE bomba sull’Italia o mare calmo? Nervosismo sui mercati: anche gli stress test bancari incidono

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Oggi alle 13,30 la BCE pubblicherà le minute dell’ultimo incontro nel quale i tassi, come previsto, sono stati lasciati invariati.

L’incontro di Draghi con il Presidente della Repubblica Mattarella lascia delle incognite sulle reali intenzioni della BCE di tenere fede all’enunciato impegno che suonava più o meno così: “faremo tutto quanto necessario per contenere la crisi”. Garanzia o supposta tale che per lungo tempo ha calmierato i mercati e tenuto gli orsi in letargo.

Ora con lo spread italiano in ebollizione, le borse in fase depressiva la BCE è chiamata per la prima volta dopo molto tempo a onorare questo impegno per evitare che la situazione tracimi.

Per la verità l’incontro della BCE è stato anteriore alla pubblicazione del Documento di Bilancio del nostro governo, quindi al dunque le carte pubblicate domani potrebbero anche rivelarsi datate e ininfluenti rispetto alla correntezza attuale dei prezzi.
Certo è che qualsiasi indirizzo restrittivo nel breve termine dovesse emergere da una attenta lettura dei documenti avrebbe un effetto esplosivo sui mercati sia dell’equity che dei bond.

Proprio quello che in questo momento sarebbe da evitare.

Viceversa una ripresa , un “rinforzativo” del tema: “faremo tutto quanto necessario…” potrebbe essere come dare ossigeno a un sistema finanziario che da molti anni non viveva un ‘apnea del genere.

Pensare che la BCE interrompa bruscamente il pur limitato QE ancora in corso o addirittura si metta a vendere titoli del debito italiano come qualcuno ha paventato è un’ipotesi poco credibile e sensata.

Rimane un decimale di dubbio determinato dalle dure prese di posizione degli ultimi giorni cui anche Draghi ha dato corda.
Il Presidente dalla BCE ha rinforzato di fatto la propria posizione di contrarietà recandosi dal Presidente della Repubblica anziché dal Presidente del Consiglio e/o dal Ministro del tesoro come sarebbe apparso più logico e consono.

Una evidente presa di distanza di cui valuteremo gli effetti successivamente. Tanto più che la seduta di oggi almeno in avvio appare segnata.

Una cosa va precisata, il nervosismo , la volatilità e negatività dei mercati in questi giorni non può e non deve essere ascritta, se non in parte , alla situazione italiana.
lo conferma il fatto che proprio oggi il nostro indice è stato l’ultimo a cedere alla negatività e comunque con una chiusura di parecchio migliore rispetto a quasi tutti gli altri indici europei.

Non va dimenticato che proprio in questi giorni la BCE sta riprendendo i controlli sulle banche, chiamiamoli stress test, magari meno sbandierati che in passato ma comunque forche caudine per le quali le banche dell’area UE sono obbligate a passare.

Che sia un caso che Deutsche Bank sia una di quelle più in difficoltà?

Che sia un caso che il DAX ieri è stato maglia nera in Europa?

 

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