Se i minimi di Gian Piero Turletti

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SE I MINIMI…..

ed anche un po’ di Spagna…..

A cura di Gian Piero Turletti

Autore di

Magic box

PLT

A questo punto diviene fondamentale l’appuntamento con la chiusura di giugno.

Sopra o sotto i minimi della prima parte dell’anno?

La risposta fornirà significative delucidazioni sul futuro di medio/lungo dei mercati.

Riassumendo, infatti, la situazione, alla luce di Magic box, possiamo dire quanto segue:

con largo anticipo rispetto a quella che sarebbe stata l’evoluzione dei corsi, Magic box aveva previsto sui mercati azionari, in prezzo e tempo, un primo, fondamentale target, dove effettivamente poi formatosi nei primi mesi dell’anno.

Di qui, infatti, un rialzo che ha portato gli indici USA a veleggiare nuovamente verso i massimi assoluti, oppure i mercati europei verso un copioso recupero.

A quel punto, i mercati dovevano decidere: in alternativa, o formare una base di ripartenza verso una sostanziale ripresa dell’up trend di medio/lungo, oppure cedere definitivamente le ultime trend lines di lungo, poi confermando tali rotture con la rottura dei minimi formatisi in corrispondenza del primo target spazio/temporale previsto da Magic box.

Credo, quindi, che tra la fine di giugno e, a questo punto, ameno il mese di luglio si giocherà (uso anch’io un termine calcistico di moda in questi ultimi tempi) una partita fondamentale tra orsi e toro, per decretare se dal campionato verranno espulsi i tori oppure gli orsi.

A questo punto, a titolo di proiezioni, non posso che confermare quello che avevo detto a suo tempo, nel caso si fosse poi verificata la rottura dei minimi relativi al primo target ( questo punto una mera conferma di proiezioni abbastanza precise, anche a livello weekly, che diverrebbero confermate, appunto, come detto, se di qui alla fine di luglio venissero confermate le rotture dianzi indicate):

S & P 500: siamo lontani dai minimi di febbraio, ma comunque una loro ipotetica rottura porterebbe ad obiettivi ricompresi quanto meno nella fascia 1710/1648 con estensione temporale possibile sino alla settimana del 5 febbraio 2018.

Eurostoxx: indice prossimo al test di area 2672, la cui eventuale rottura, se confermata, porterebbe l’indice a testare potenziali target, prima a 2450 poi ulteriore target a 2190, con possibile estensione temporale sino alla settimana del primo maggio 2017.

Dax: il vaso di Pandora dei ribassisti si aprirebbe con confermate rotture di area 8699, corrispondente al minimo di febbraio, con primo target a 7214 e poi verso i 5600.

Possibile estensione temporale del ribasso sino alla settimana del 28 agosto 2017.

Future ftse mib: una confermata rottura dei minimi di febbraio spingerebbe il nostro future prima verso area 13730, poi eventualmente verso area 11380, senza peraltro escludere affondi in stile panic selling verso i 7940, con possibile estensione temporale sino alla settimana del 4 marzo 2019.

Un’avvertenza: come sempre sulle previsioni/proiezioni deve predominare il trend effettivo, quindi attenzione a seguire il tracciato costituito da conferme sotto i supporti.

Del tutto analogamente ad un navigatore satellitare, rispetto alle cui indicazioni devono comunque prevalere le indicazioni segnaletiche.

Del tipo, tanto per intenderci, che se sono in autostrada ed il navigatore mi dice di prendere un’uscita, che invece è chiusa, ovviamente mi regolerò di conseguenza.

Detto questo, colgo l’occasione per rispondere ad alcune domande che ho ricevuto sulla situazione spagnola.

A parte le questioni calcistiche, direi che politicamente non è mutato il senso delle precedenti elezioni, poiché nessun partito ha raggiunto la maggioranza assoluta e, pertanto, per governare sarà necessaria una coalizione.

Più difficile a formarsi, rispetto ad altri paesi europei, vista anche la netta dialettica tra partito socialista e popolari.

Quel che forse è mutato è una spinta maggiore dell’elettorato per un governo di coalizione, al fine di una maggior richiesta di stabilità, dovuta anche al timore brexit.

Comunque diciamolo chiaramente: la Spagna sicuramente non riveste un ruolo determinante per le sorti finanziarie ed economiche del resto d’Europa, pertanto le relative vicende sicuramente impattano molto meno sulle questioni principali, che riconducono invece alla Brexit e, per quanto riguarda gli indici azionari, in Europa sarà soprattutto il Dax a determinare le sorti degli altri indici, se verso un ribasso o, per quanto riguarda Eurostoxx e Future ftse mib, la continuazione, invece, di un trend sostanzialmente laterale di medio/lungo.

 

 

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