Migliorano la salute del cuore ma attenzione perché i sostituti del sale hanno queste rischiose controindicazioni

sale

L’uso di sostituti del sale potrebbe aiutare a migliorare la salute del cuore. Allo stesso tempo le controindicazioni sottolineate dagli esperti ne sconsigliano, in alcuni casi, il consumo. Perché?

Secondo i ricercatori, il passaggio dal sale da cucina ai sostituti del sale può aiutare a ridurre il rischio di ictus nelle persone di età superiore ai 60 anni con una storia di ipertensione o un precedente ictus. La ricerca ha coinvolto quasi 21.000 partecipanti ai quali sono stati dati sostituti del sale (circa il 75% di cloruro di sodio e il 25% di cloruro di potassio) in sostituzione del sale normale e consigliato loro di usarlo per la cottura e il condimento degli alimenti. Circa il 72% dei partecipanti allo studio aveva una storia di ictus e l’88% aveva una storia di ipertensione.

Lo studio, però, è stato portato avanti su una popolazione genetico/culturale unica (la Cina) con abitudini/schemi dietetici specifici (consumo di cibi naturali e poco consumo di sale). In altri Paesi come il nostro, invece, si consumano molti più cibi elaborati e ricchi di sodio.

In teoria, quindi, un sostituto del sale migliorerebbe il rischio cardiovascolare poiché migliorerebbe l’ipertensione. Eppure gli esperti evidenziano possibili controindicazioni.

Un consumo eccessivo

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di consumare 5 g di sale al giorno. La media attuale di consumo di sale nel nostro Paese è di 10 g. Sarebbe consigliabile, quindi, adottare una dieta priva di sale aggiunto, poiché gli alimenti contengono già il quantitativo di sale necessario. La maggior parte delle persone però tende a rifiutare un tale regime alimentare, eppure il sacrificio sarebbe soltanto di 2/4, ossia il tempo del palato di abituarsi alla dieta insipida. Non dimentichiamo inoltre che il sale ha validi sostituti in spezie e aromi naturali che possono rendere le pietanze altrettanto gustose e saporite. Abbiamo visto in proposito gli accorgimenti che limitano quotidianamente il sale senza troppi sacrifici e riducono così la pressione arteriosa.

Chi non vuole comunque rinunciare al sale e al sapore dei cibi salati, ricorre spesso ai sostituti del sale nei quali il cloruro di potassio sostituisce in parte quello di sodio. Cosa comporta questa sostituzione per la nostra salute?

Migliorano la salute del cuore ma attenzione perché i sostituti del sale hanno queste rischiose controindicazioni

Il cloruro di potassio è presente per circa il 25% nei sostituti del sale. La quantità di potassio aggiunta, attraverso la cottura e il condimento degli alimenti con il sostituto del sale, si aggiunge a quella presente negli alimenti stessi. Una situazione molto rischiosa riguarda i soggetti con funzione renale ridotta o che fanno uso di alcuni farmaci che potrebbero  andare incontro a ipercaliemia (eccesso di potassio nel sangue). Con l’avanzare dell’età, la nostra funzione renale rallenta naturalmente.  Mettere il potassio direttamente sugli alimenti come condimento potrebbe influire negativamente sulla capacità dei reni di eliminare il potassio in eccesso. Il cloruro di potassio come sostituto (in parte) del cloruro di sodio sarebbe quindi un problema. Le conseguenze più frequenti di questa condizione sarebbero, come riportato, stanchezza eccessiva, pesantezza delle gambe oppure battiti cardiaci accelerati.

Migliorano la salute del cuore, dunque, ma bisogna fare attenzione perché i sostituti del sale hanno queste rischiose controindicazioni. L’uso dei sostituti del sale potrebbe comunque restare un’alternativa valida al sale in assenza di patologie specifiche. In caso però di controindicazioni, meglio consultare il proprio medico.

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