Migliaia di lavoratori dipendenti sono in una situazione paradossale e forse non lo sanno

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La Redazione di ProiezionidiBorsa continua ad informare i propri Lettori in merito alle ultime novità normative. In particolar modo quando esse riguardano i diritti dei lavoratori e quindi il destino delle famiglie. In questo articolo tratteremo una situazione preoccupante perché migliaia di lavoratori dipendenti sono in una situazione paradossale e forse non lo sanno. Il loro datore di lavoro non è in regola con i contributi e una recente norma allunga i tempi per la sanatoria. L’aspetto singolare è che il datore di lavoro in questione è lo Stato italiano. Un conflitto di interessi poiché in questo caso a dettare le regole per il pagamento è proprio il responsabile del problema. Una situazione paradossale perché lo Stato dovrebbe rispettare scrupolosamente i criteri che ha imposto, nonché tutelare i propri dipendenti. Vediamo quindi cosa prevede il Decreto Milleproroghe e quali possono essere le conseguenze per i lavoratori.

Il Decreto Milleproroghe

Il DL 162/2019 prevede una proroga alla prescrizione per eventuali omissioni contributive precedenti al 31 dicembre 2015. Il Decreto modifica quanto disposto dalle Legge 335/1995, dalle Circolari INPS 169/2017 e 117/2018 e dal DL 4/2019. In altre parole, si tratta della quinta proroga consecutiva. Un diritto limitato esclusivamente alle pubbliche amministrazioni. Un’implicita ammissione di gravi e reiterate omissioni da parte delle amministrazioni statali e locali. Sono coinvolti i lavoratori delle camere di commercio, dei ministeri, delle agenzie ed aziende sanitarie ma anche di CONSOB e Banca d’Italia. I contributi omessi riguardano le varie gestioni previdenziali ed i trattamenti di fine rapporto e fine servizio. La norma stabilisce che questi mancati contributi non andranno in prescrizione almeno fino al 31 dicembre 2022. Non è però specificato se e come la pubblica amministrazione intenderà regolarizzare la propria posizione.

Migliaia di lavoratori dipendenti sono in una situazione paradossale e forse non lo sanno

Abbiamo visto che, a causa dell’irregolarità contributiva dello Stato, migliaia di lavoratori dipendenti sono in una situazione paradossale e forse non lo sanno. L’asimmetria tra pubblica amministrazione e impresa privata è quantomai evidente e penalizzante. Sono infatti danneggiati i lavoratori pubblici che non sanno se e quando il datore di lavoro regolarizzerà la loro posizione. Allo stesso modo sono danneggiati anche i datori di lavoro privati che non possono beneficiare di nessun rinvio. Questi ultimi sono esclusi anche nel caso in cui il lavoratore da regolarizzare sia diventato in seguito un pubblico dipendente. Sono in parte penalizzati anche i contribuenti dal momento che la gestione del denaro pubblico appare poco puntuale e trasparente. Due pesi e due misure insomma, basti pensare che i privati devono attendere un’autorizzazione anche per effettuare dei versamenti volontari. Un’evenienza che abbiamo approfondito in un recente articolo.

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