Metalli preziosi, si avvicina un nuovo sell off?

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Dobbiamo prepararci alla solita ‘sosta ai box’ per oro e argento?  La cavalcata dei metalli preziosi come oro e argento è stata davvero tumultuosa nell’ultimo mese, dopo il tonfo del 16 marzo per Coronavirus, una giornata nera che anche Proiezioni di Borsa ha sottolineato con preoccupazione.

L’oro, dal 17 maggio scorso, è salito del 17,5% dal suo minimo di marzo. E l’argento è salito del 45%. Non sarebbe affatto strano se si verificasse il tradizionale pit stop di giugno.  Se siamo nella migliore tradizione dei mercati rialzisti (due passi avanti e uno indietro) non sarebbe sorprendente vedere un segnale di debolezza (da cogliere nelle prossime settimane). P er rendersene conto, basta scorrere i grafici dei guadagni e delle perdite cumulativi medi di oro e argento nel corso dell’anno. Nonché la media dei movimenti di prezzo dal 1975.

Una finestra utile per acquistare

Fine giugno e inizio luglio sono, in media, gli unici momenti dell’anno in cui si evidenziano riduzioni di prezzo. Giusto a ridosso delle tradizionali settimane di vacanza statunitensi. Per i metalli preziosi si avvicina dunque un nuovo sell off?  Il segnale causato dalla stagionalità delle materie prime,  potrebbe però essere meno ricorrente stavolta, in un anno straordinario come il 2020. Negli ultimi 45 anni il modello stagionale sull’oro si è avverato al 75%, dunque occorre fare attenzione. Quest’anno infatti il Cile, dove si estrae il 75% dell’oro (il restante 25% proviene dall’Argentina) sembra più interessato a varare programmi di sostegno per l’estrazione del cosiddetto “oro bianco”, il litio.

Si innescherà un ciclo ribassista?

Nonostante queste notizie e che siano in aumento i prodotti in oro ricavati dal riciclo del prezioso metallo, gli operatori del settore non sono convinti che il test di luglio possa innescare un sell off per i metalli preziosi e l’avvio di un ciclo ribassista. In particolare sull’oro, che oggi quota 1732,40 usd per oncia. Ecco un video dibattito presente sul sito del Nasdaq.

Per gli amanti della storia, sono 6 i cicli ribassisti più importanti sul gold dal 1971. Ovvero da quando il presidente americano Richard Nixon ha sganciato il biglietto verde dall’oro, lasciando il metallo libero di fluttuare sul mercato, mentre prima il prezzo dell’oro era fissato per decreto.

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