Mercato obbligazionario americano ai tempi del Covid: il nuovo Bengodi?

Tassi fed

Per spiegare il perché del crescente e recente interesse del mercato obbligazionario USA bisogna capire chi c’è dietro agli acquisti: la FED. La crisi economica susseguente alla pandemia ha portato la Federal Reserve a inaugurare un massiccio piano di acquisti di titoli. Vediamo allora il mercato obbligazionario americano ai tempi del Covid: il nuovo Bengodi.

La potenza di fuoco degli acquisti della Federal Reserve

Il capitombolo delle Borse prima e il prolungato lockdown in ogni angolo del mondo hanno chiamato in causa le Banche centrali mondiali. Tutte, nessuna esclusa, anche se tra esse a spiccare è stata, come sempre, la FED. Che, nell’intento di sostenere i piani di aiuto del presidente Trump alla nazione, in due mesi ha comprato una quantità monstre di bond. Per l’esattezza, $1.500 miliardi di bond governativi e $600 miliardi di bond legati ai mutui. Quest’ultimi sicuramente sulla scorta della crisi subprime, che nacque appunto nell’estate 2008 all’ombra della Grande Mela. Ma i piani della FED includono anche (iniziati il 12.05.2020) massicce compere di Etf sui bond corporate. Ai quali seguiranno presto gli acquisti diretti sul mercato primario e secondario di corporate bond USA, per un importo di $750 miliardi.

La reazione dei mercati obbligazionari USA

Alla luce di questi dati si comprende perfettamente come mai da aprile in poi questo segmento di mercato sia partito a razzo. In tempi “normali” la ponderazione del rischio verso gli emittenti dei bond ritenuti più rischiosi ne avrebbe abbassato i corsi. Il mercato avrebbe venduto, insomma. Ora invece è la politica monetaria FED a fare il trend, o direttamente, come nel caso degli acquisti, o indirettamente: come? In pratica gli acquisti dei titoli governativi (1.500 mld di $) ne ha compresso i loro rendimenti e reso “più allettanti” quelli corporate. Che sono stati comprati anche dai privati, in aggiunta al piano della Banca centrale USA. In generale si nota come nelle ultime settimane vi siano stati acquisti di corporate bond da investitori di tutto il mondo. Anche tramite Etf, dal cui canale sono pervenuti (stime Bloomberg) $2,4 mld netti (cioè al netto dei deflussi).

Mercato obbligazionario americano ai tempi del Covid

Il piccolo risparmiatore si chiede come fare per sfruttare questo possibile trend. In linea generale, sempre prediligere bond aziendali investment grade. Va bene guardare al rendimento, ma lo è molto meglio l’analisi del suo emittente. Siamo infatti ancora in piena crisi economica, e le possibili “sorprese” in negativo arriveranno probabilmente poi. Secondo, non va dimenticato il rischio cambio per gli investimenti in dollari. Una possibile svalutazione del cambio potrebbe infatti generare (a scadenza) perdite anche maggiori allo stesso rendimento. Meglio tuttavia sarebbe un approccio tramite Etf Hedged e non avere la preoccupazione del cambio.

Due ultimi appunti meritano però tanta attenzione. Primo: il trend sull’obbligazionario corporate USA è funzione diretta degli acquisti FED. Se questo piano, oggi “salvifico”, venisse meno, il trend difficilmente reggerebbe in futuro, anzi. Secondo: è sempre bene ricordare che questo trend è già partito in passato: a che stadio della corsa siamo? Agli inizi, a metà percorso o a ..a fine corsa? Quindi, meditare e ponderare prima di qualunque decisione finale.

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