Buona la performance per i mercati europei quest’oggi. Alla chiusura delle contrattazioni, infatti, si può notare come tutti abbiano chiuso con un segno più. Unica eccezione, come prevedibile: Londra.
I numeri
Guardando i numeri si ha la conferma. Il saldo di chiusura del Ftse Mib è di 1,63%. (19.477 punti). Lo spread tra Bund e Btp è di 253 punti base, in calo di 4,2. Conseguentemente anche il rendimento del decennale tricolore arriva a scendere. Per la precisione siamo a 2,76%, ovvero -3,3%.
I migliori a Piazza Affari
La prima osservazione che arriva guardando i top sul Ftse Mib è quella di una ripresa netta dei bancari. Il primo a sorridere è Unicredit con un +5,86% . Al secondo posto c’è Finecobank con +5,69%. Chiude la classifica Ubi Banca a 3,3%. Solo un quarto posto per Intesa Sanpaolo con +3,17%.
Il resto d’Europa
Buone notizie anche dal resto delle piazze di scambio del Vecchio Continente. Parigi con il suo Cac 40 arriva a +0,5%. Il Dax di Francoforte, nonostante qualche timore sulle performance economiche, arriva a +0,37%. Chi invece ha dovuto fare i conti con un semaforo rosso, peraltro prevedibile, è stata Londra. Il Ftse 100 infatti chiude a -0,53%.
Lo smacco Brexit
Indubbiamente la causa è da ricercarsi nel voto del parlamento inglese arrivato ieri in tarda serata. I deputati di Sua Maestà hanno infatti ufficialmente rifiutato la bozza di accordo tra l’Ue e la Gran Bretagna sulla Brexit. Quello che invece ha sorpreso è stata la mole di voti contrari (per la precisione 432). Una cifra che include, tra l’altro, una sorprendente percentuale di conservatori. Oltre 180. Per quanto riguarda la sterlina, la maggior parte degli esperti raccomanda cautela ed un approccio attendista. Ancora tante le incertezze sul futuro della Gran Bretagna.
Wall Street si riprende
Guardando al di là dell’Oceano, l’attenzione cade su Wall Street. I listini statunitensi sembrano aver ormai accettato uno shutdown che ha ormai raggiunto il 23esimo giorno. Alle 17.10, infatti, l’S&P 500 si attestava a +0,2%, il Nasdaq lo seguiva a ruota a 0,17%. Meglio di tutti faceva il Dow Jones a +0,43%.
EUR/USD e petrolio
Nello stesso momento il cambio EUR/USD vedeva quota 1.139935. Da parte sua il petrolio, intanto, confermava la sua debolezza. Il Brent andava a 60,50 dollari al barile (con un calo dello 0,2%) mentre il Wti scendeva addirittura dello 0,67% con una quotazione che toccava i 51,76 dollari al barile.
Analisi, attese e previsioni
Mercati europei che si muovono a rallentatore e più che di forza propria sembrano mossi dalla positività di Wall Street.
Dopo aver raggiunto i massimi mensili in un giorno di setup (8/10 gennaio) si continua stazionare più o meno sugli stessi valori con pochi spunti.
Le probabilità per la settimana in corso sono le seguenti:
79% che verrà formato un massimo e minimo superiore
il minimo settimanale dovrebbe formarsi entro martedì ed il massimo fra giovedì pomeriggio e venerdì pomeriggio.
Come regolarsi? Quali sono i livelli dei futures da monitorare che non devono assolutamente cedere in chiusura di giornata di giovedì?
Ftse Mib 19.125
Eurostoxx 3.023
Dax 10.775
Bund 164,15
La rottura confermata in chiusura di seduta di questi valori potrebbe dare spazio ad una modifica dello scenario da rialzista a ribassista. Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Rialzo | 19.680/19.805 | 19.045/19.190 | 18.685 |
Future Eurostoxx | Rialzo | 3.104/3.118 | 3.035/3.049 | 3.000 |
Future Dax | Rialzo | 11.160/11.234 | 10.818/10.890 | 10.669 |
Future Bund | Rialzo | 165,19/165,51 | 164,06/164,35 | 163,45 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Laterale | – | – | – |
Future Eurostoxx | Laterale | – | – | – |
Future Dax | Laterale | – | – | – |
Future Bund | Laterale | – | – | – |