Mercati in rosso su entrambe le sponde dell’oceano. L’Europa chiude con il Ftse Mib a -1,77% (18.410 punti) e uno spread in leggera discesa a 286,20.
La panoramica sui mercati con Europa e Wall Street
Sullo sfondo il resto d’Europa che vede una Francia a -1,6% sul Cac 40, il Dax in passivo dell’1,7% e il Ftse 100 che si salva limitando le perdite allo 0,8%. Come accennato, nemmeno Wall Street sorride. Dopo un timido tentativo di ripresa, sono tornate le vendite. Alle 17.50 (ora italiana) il Nasdaq perdeva lo 0,16%, il Dow Jones l1,3% e l’S&P 500 l’1%. Una scena più caotica che altro con i tanti punti interrogativi che si snodano sul percorso e che vanno oltre la paure di una guerra commerciale.
La giornata a Piazza Affari
Concentrandosi sulla giornata di Piazza Affari, tra i titoli che hanno visto la performance peggiore sono da segnalare Mediaset, Moncler e Saipem. La prima deve scontare un downgrade di JP Morgan sia sul target price che passa da 3,1 euro a 2 euro (revisione al ribasso delle stime sulla redditività per il biennio 2019/2020) sia sul rating che da Neutral diventa Underweight. Anche per Moncler si tratta di un giudizio, questa volta di Goldman Sachs che tagliano le stime di crescita sull’intero settore lusso.
I titoli petroliferi
Per quanto riguarda Saipem, invece, si deve registrare una sofferenza derivante dal novo calo del petrolio. Poco prima delle 18, infatti, il Wti perdeva oltre il 2,2% arrivando a quota 51,43 dollari al barile mentre il Brent scendeva dell’1,6% arrivando ad essere pagato 60,6 dollari al barile. Poco ha inciso la decisione presa la settimana scorsa dall’Opec di tagliare la produzione del 2019 di 1,2 milioni di barili al giorno (800 mila barili a carico dell’Opec e 400 mila degli esterni. Iran esentato causa crisi). Il crude continua a perdere terreno per via delle prospettive future non certo rosee e che vanno dal calo dell’economia cinese, fino ad un riacutizzarsi della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.
Il Vecchio Continente: mercati e politica
Inoltre, non mancano le problematiche nemmeno sul fronte europeo. La Francia, a causa degli scontri con i gilet gialli, potrebbe perdere lo 0,2% del Pil nel quarto trimestre. In Gran Bretagna, intanto, il premier inglese Theresa May ha deciso di rinviare il voto del parlamento sulla bozza di accordo per la Brexit. L’intenzione del primo ministro, adesso, è quello di convincere l’Europa a negoziare per lo meno la questione del confine tra l’Irlanda del Nord e il resto della nazione.
Analisi, attese e previsioni sui listini azionari
Nonostante gli alti e bassi odierni, i Mercati hanno continuato a mostrare tensione ribassista e quindi di continuazione del trend in corso.
Per questo motivo continuiamo a convalidare lo scenario mensile: e quindi i massimi mensili dovrebbero essere già stati segnati ed ora la strada è quella verso i minimi mensili proiettati.
Lo scenario verrà analizzato e confermato di giorno in giorno e rivisto solo nel caso si formasse un’inversione rialzista.
Possibili accelerazioni ribassiste tra domani e giovedi.
Le date più importanti del mese sono: 6, 14 e 24 dicembre.
In queste date segneremo minimi/massimi assoluti/relativi ed accelerazioni dei prezzi.
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Ribasso | 18.850/19.125 | 17.760/17.900 | 19.680 |
Future Eurostoxx | Ribasso | 3.079/3.132 | 32.835/2.931 | 3.242 |
Future Dax | Ribasso | 10.954/11.183 | 10.190/10.301 | 11.568 |
Future Bund | Long | 162,49/163,16 | 164,55/165,21 | 161,80 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
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Future Ftse Mib | Laterale | – | – | – |
Future Eurostoxx | Laterale | – | – | – |
Future Dax | Laterale | – | – | – |
Future Bund | Laterale | – | – | – |