Mentre ieri i principali mercati azionari hanno assunto un’impostazione ancora generalmente rialzista, oggi, nel momento in cui scrivo, i due futures sullo S & P 500 e sul Dax stanno arretrando.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
Presagio di nuovi ribassi generalizzati?
La situazione italiana è stata per lungo tempo al centro dei mercati, come possibile mina, da cui sarebbe potuta originarsi una grave crisi all’interno del sistema eurozona.
E ieri la questione dei migranti, paiono aver risvegliato timori, che si erano sopiti dopo l’accordo tra Italia ed UE sulla finanziaria.
I giornali, questa mattina, parlano addirittura di un Salvini infuriato.
Quale impatto sui mercati?
Sicuramente la situazione migranti non ha lo stesso impatto sui mercati della legge finanziaria, però potrebbe creare effetti sulla stabilità del Governo stesso.
Inoltre c’è da osservare che i tassi dei bond italiani non sono più riusciti a raggiungere gli stessi bassi livelli del periodo precontrasto Italia/UE, pur con una connotazione ancora rialzista della pendenza.
Alcuni positivi dati italiani, effettivamente, confermano la capacità predittiva della curva anche per l’Italia, ma diverse nubi restano all’orizzonte.
All’orizzonte anche il venir meno del quantitative easing, o comunque un ridimensionamento della politica monetaria espansiva seguita dalla BCE.
La situazione italiana torna a tenere banco sui mercati
Alcuni calcoli indicano che post quantitative easing l’Italia dovrà trovare sui mercati circa 1 miliardo al giorno, sono 365 miliardi annui, non certo bruscolini.
Quali possano essere le soluzioni?
Il mutamento di impostazione, in vista del futuro cambio di governance della banca centrale, preoccupa non solo l’Italia.
Abbiamo visto nei giorni scorsi quali siano i segnali di PLT su indici europei ed USA, ed ora anche gli scenari descritti non paiono certo viatici per rialzi lunghi e sostenuti, anzi.
Seguiremo l’evolversi della situazione e ci aggiorneremo di conseguenza.
