Mercati: aumentano i rischi per un ribasso?

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Il segno meno  dei mercati continua ad imperversare su tutta la linea. In Europa non si salva nessuno.

Piazza Affari

Cominciamo da Piazza Affari. Il fischio finale vede il saldo della giornata a -0,19% (19.400 punti). Lo spread tra Bund e Btp a 252,4 punti e il rendimento del decennale italiano, conseguentemente in salita a 2,76%.

Top&Flop sul Ftse Mib

La triade dei migliori vede ancora al primo posto Juventus Football Club che, indomita dentro e fuori il campo, festeggia il primo posto sul Ftse Mib a 2,41% di vantaggio. Seconda Unicredit con 1,65% e Poste Italiane a 0,93%. Solo quarta Tenaris ma con un onorevole 0,9%. Tra i peggiori, invece, Exor, Ferrari e Recordati rispettivamente con un -1,7%, -1,61% e -1,6% (queste ultime due praticamente a pari merito). Al quarto posto: Bper Banca a -1,47%.

Il resto d’Europa

Guardando alle altre borse, resta, come detto, il semaforo rosso. Parigi con il suo Cac 40 a -0,15%, seguita poco dopo da Francoforte con il Dax a -0,17%. Ben più grave la situazione del Ftse 100 a -0,85%. Troppo forte la confusione interna sul da farsi. La premier Theresa May spinge per un’uscita programmata entro i tempi prefissati. Nessun rinvio, quindi, come invece speravano le borse. Ma questo non è ancora il risultato definitivo mentre lo scontro interno si fa ancora più acceso. E le incertezze ancora più ampie.

Anche Wall Street ci ripensa

Le cose non sembrano andare bene nemmeno a Wall Street. Nonostante l’avvio ottimista, aiutato da trimestrali positive. L’S&P 500 arriva alle 18 (ora italiana) a perdere lo 0,5%. Non cambiano le cose nemmeno sul Nasdaq a -0,7% e sul Dow con un -0,14%. In tutto questo il cambio euro dollaro continua nel suo immobilismo (o quasi) gravitando in area 1,1354. Per quanto riguarda il cambio con lo yen, invece sale sino a quota 109,80.

Rosso anche il petrolio 

Ritraccia anche il petrolio che dopo un minimo di ottimismo visto in mattinata è ritornato nella sua scia ribassista. Numeri alla mano si guarda a un Brent pari a 60,7 dollari al barile, ovvero in calo dell’1,3%. Anche il suo corrispettivo statunitense è in preda alla debolezza: per lui non si va oltre 52,3 dollari al barile. Un risultato che è pari alla stessa percentuale di perdita: -1,3%.

Analisi, attese e previsioni per i mercati europei

E’ cambiato poco rispetto ad ieri sui mercati. Il ritracciamento, dopo un primo tentativo di rimbalzo è continuato ma non ha forzato supporti importanti.

Quindi, tutto è rinviato a domani.

Domani attenderemo ulteriori conferme. E’ iniziato un ribasso, ritracciamento o si riparte subito al rialzo?

Quali sono le attese per la settimana?

La settimana dovrebbe chiudersi con livelli superiori ai prezzi di apertura.

Come regolarsi?  Quali sono i livelli dei futures da monitorare che devono assolutamente essere recuperati in chiusura di giornata di giovedì e per confermare lo scenario rialzista settimanale?

Ftse Mib  19.545

Per i futures che seguono la tendenza è ancora rialzista e quindi indichiamo i punti che non devono cedere per mantenere il trend in corso inalterato:

Eurostoxx   3.073

Dax   10.963

Bund 164,32

La rottura confermata in chiusura di seduta di questi valori potrebbe dare spazio ad una modifica dello scenario da rialzista a ribassista. Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.

 

Tendenza e proiezioni per la settimana del 21  gennaio dei  mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Future Ftse Mib Rialzo  20.150/19.990   19.450/19.205  18.900
Future Eurostoxx Rialzo  3.204/3.166  3.096/3.071  3.021
Future Dax Rialzo  11.455/11.354  11.066/10.955  10.775
Future Bund Laterale   –  –  165,01

Tendenza e proiezioni per la giornata del 23  gennaio dei  mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo  punto di inversione
Future Ftse Mib Laterale  –  –  –
Future Eurostoxx Laterale  –
Future Dax Laterale  –  –
Future Bund Rialzo  165,11/165,00  164,58/164,38 164,33

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