Mercati ostaggio del petrolio

ProiezionidiBorsa

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E sul fronte internazionale sono diversi i fronti aperti. Sul piano energetico continua a tenere banco la diatriba sulle quotazioni petrolifere dopo che l’Iran ha bollato come “ridicolo” l’accordo sul congelamento dei livelli di produzione proposto da Arabia Saudita. Le quotazioni petrolifere hanno risentito immediatamente della situazione di tensione con un significativo deterioramento dell’outlook con il WTI che è passato da oltre 33 $/barile fino a quota 31 $/barile, mentre il Brent ha stornato dai 35 $/barile fino a quota 32.80 $/barile.

ISCRIVITI AL WEBINAR DEL 26 FEBBRAIO

Sul fronte europeo sono ancora particolarmente accese le problematiche politiche: in Spagna i tempi stringono per la formazione di un governo con l’incarico che attualmente è nelle mani del leader dei socialisti del PSOE Sanchez. Tuttavia, le continue diatribe tra Ciudadanos e Podemos sta rendendo il compito particolarmente arduo e i tempi stringono. Le parti politiche hanno infatti solo altri 60 giorni prima che il Re Felipe sciolga le camere e indica nuove elezioni.

Sul fronte brexit invece la sfida si fa sempre più accesa: dopo la presa di posizione, tutta politica, del sindaco Boris Johnson, ora arriva la rappresaglia del fronte contrario all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. HSBC, la prima banca del paese, ha emanato un report dove parla, catastroficamente, di una possibile perdita del 20% del valore della sterlina e oltre 1.5% di perdita in termini di PIL. Un servizio realizzato da YouDem, una delle principali piattaforme di sondaggi online, e ripreso da Reuters parla di un assottigliamento del fronte favorevole all’uscita di oltre 6 punti percentuali (attestandosi al 31%), dopo che sembra aumentare la consapevolezza degli inglesi circa i rischi di un divorzio con Bruxelles.

 

Market Movers

08:45 Francia Fiducia consumatori cons. 97 prec. 97

10:00 Italia Ordinativi industriali a/a cons. 2.1% prec. 12.1%

14:00 Germania Discorso Weidmann (Bundesbank)

15:45 Stati Uniti PMI Composito Markit prel. cons. 53.8 prec. 53.2

16:00 Stati Uniti Vendite nuove case cons. 520k prec. 544k

16:30 Stati Uniti Scorte petrolio EIA cons. 3.165m prec. 2.147m

 

EURUSD

La moneta unica è entrata ufficialmente in territorio di lateralità nei confronti del biglietto verde con il rapporto EURUSD che rimane stabile a cavallo di 1.10. Nonostante le borse del Vecchio Continente stiano scontando una nuova fase di debolezza con tutti i principali listini in territorio negativo, la moneta unica sembra non risentire eccessivamente degli umori del mercato azionario, più influenzati dalle oscillazioni e outlook delle quotazioni petrolifere. Attesa comunque per i dati europei in mattinata e quelli statunitensi nel pomeriggio che potrebbero dare una scossa all’attuale outlook interlocutorio di EURUSD.

 

GBPUSD

La sterlina continua ad affrontare una fase di forte debolezza dopo che il dibattito politico interno si è spostato completamente sul tema brexit. Notizie di queste ore vedono un intensificarsi delle prese di posizione soprattutto sui temi caldi ovvero sulle ripercussioni in tema di economia reale. Tuttavia il cable rimane stabile a 1.3980 anche in apertura di sessione, in ribasso rispetto ai livelli di ieri e con l’azionario risente parimenti con il FTSE100 che apre in negativo di 0.46%.

 

USDJPY

Lo yen giapponese continua il percorso laterale sui massimi di periodo in area 112.0 dopo una sessione asiatica ancora all’insegna dell’incertezza sui mercati con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede lo 0.85%. L’outlook di breve periodo rimane laterale, mentre sembrano aprirsi spiragli per un rimbalzo del rapporto USDJPY verso quota 112.50 durante la giornata di oggi, soprattutto qualora si verificasse un miglioramento dell’outlook sui fondamentali a stelle e strisce.

Emanuele Rigo

Consigliati per te