Mercati: ore decisive per il breve e medio termine

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Piazza Affari regina dei mercati d’Europa, snobba la crisi politica

Piazza Affari

Come ieri, quando il Ftse Mib ha chiuso a 0,99%, anche oggi per il Ftse Mib si è rivelato un giorno propizio. Anzi, per la verità anche più propizio visto che tutta la seduta non solo è stata portata avanti con il segno più ma, per giunta, ha permesso al Ftse Mib di arrivare in vetta all’Europa. Numeri alla mano l’indice milanese ha chiuso a 1,52% (20.991 punti). Lo spread, cioè il differenziale tra il rendimento del Bund tedesco e quello del Btp italiano, ha iniziato a scendere vigorosamente sotto i 200 punti arrivando a 183 punti. In forte calo anche i rendimenti del decennale che dal precedente 1,342% di ieri sono scesi a 1,14%.

Il blocco politico

Non spaventa a quanto pare, il blocco tra M5S e PD chiamati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla creazione di una possibile alleanze. Veti incrociati sul nome del premier e ultimatum hanno avuto la meglio. Dal leader dei pentastellati Luigi Di Maio è arrivato un aut aut: o un sì ufficiale a Giuseppe Conte come Premier oppure meglio fermare il tutto. Annullato quindi l’incontro di oggi programmato per le 11 mentre un altro incontro al Viminale sembra essere stato più proficuo per la riapertura delle trattative. Intanto anche il presidente Usa Donald Trump è intervenuto, seppur indirettamente, twittando a favore di Conte. Il tycoon, infatti, si augura una permanenza dell’attuale premier.

I mercati del Vecchio Continente

Segno più anche per il resto del Vecchio Continente anche se, generalmente, la vera protagonista è la debolezza. Al suono della campanella la Germania con il Dax di Francoforte chiude a 0,35%. Anche la Francia si avvicina con un 0,38%. Non si può dire lo stesso per Londra a -0,08%.

Wall Street

Stesso trend anche per Wall Street sebbene qualche accenno di debolezza si sia insinuato nelle prime battute. Infatti sebbene il mercato abbia accolto con sollievo le nuove dichiarazioni di Trump arrivate durante il G7, ben più concilianti rispetto a quelle della vigilia, il presidente cinese Liu He ha comunque invitato tutti alla calma. Ad ogni modo qualche minuto prima delle 17 tutti e tre i maggiori indici statunitensi erano in positivo. In particolare l’S&P 500 superava la parità dello 0,3%, il Dow arrivava a 0,2% e il Nasdaq superava lo 0,35%.

Mercati: ore decisive

Siamo nella tessa medesima situazione da diversi giorni e i mercati on riescono a definire con decisione la strada da seguire.

Siamo su punti nodali e spartiacque e il momento attuale va monitorato con grande attenzione.

Il rumore di fondo è molto alto e continuano gli alti e i bassi  dopo che nei giorni scorsi  i mercati sono  giunti nelle  aree di minimo proiettate per il periodo 1 luglio/30 dicembre.

Solo il Ftse Mib Future per il momento ha negato il recente ribasso. Cosa faranno gli altri indici? La risposta è davvero difficile.

Come regolarsi?

Per domani quali livelli sconfesseranno questo scenario ribassista e confermeranno che il segnale di venerdì è stato un falso segnale/beffa?

Chiusure giornaliere superiori a:

 S&P 500 Index

2.929

Dax Future

11.820

Eurostoxx Future

3.396

Invece il Ftse Mib Future tornerà al ribasso solo con chiusure giornaliere inferiori a 20.650.

Come al solito si procederà per step.

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