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Da mesi, i mercati europei sono ingabbiati in una sorta di limbo: lunghe fasi laterali ed 1/2 giorni direzionali.
Le performances degli ultmi 5/6 mesi, sono state segnate in una dozzina di giornate operative.
Risultato, è stato la scarsa tradabilità
Nello stesso momento, Wall Street si è comportato allo stesso modo.
Nell’ultimo mese invece, mentre le piazze americane, hanno continuato il loro percorso al rialzo, gli Indici Europei, come da nostre attese, hanno segnato minimi inferiori a quelli di Gennaio, sempre in 1/2 giorni e con lunghe fasi di stretta congestione.
Il 2013 è un anno molto particolare, dove scadenze e ripetetità cicliche non chiariscono ancora la futura direzionalità dell’intero anno.
Una costante c’è ed è quella che noi, e siamo stati gli unici a livello mondiale, abbiamo ipotizzato, quando tutti parlavano di ecatombe secolare che i mercati erano alla fine del loro percorso ribassista e all’inizio di un bull market.
Dobbiamo solo capire se prima di questo mercato toro, le quotazioni cercheranno il minimo dell’anno in corso, nel primo trimestre, oppure a Luglio o addirittura ad Ottobre.
In questi giorni, i grafici si stanno avvicinando ad un turning point di rilevanza annuale.
Leggendo il nostro frattale annuale, osserviamo che i mercati americani, hanno fatto esattamente il contrario del frattale previsionale.
A questo punto è lecito chiedersi, se è cambiato lo scenario annuale.
Noi un’idea ce l ‘abbiamo, e la strategia è stata già inviata gli Abbonati annuali del Weekly Report.