Mercati: la guerra dei dazi colpisce ancora

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Niente da fare. La Cina risponde agli Stati Uniti con nuove misure. E i mercati crollano da entrambe le sponde dell’oceano.

Piazza Affari

Nulla da fare per Piazza Affari che chiude in negativo. Il saldo finale é pari a -1,35% (20.593 punti) . Schizza in alto lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani arriva a 276,4 punti. In tutto questo il rendimento dei decennali italiani segna il 2.7%.Il resto del Vecchio Continente

Non si salva nemmeno il resto del Vecchio Continente con Parigi a -1,22% sul Cac 40. Francoforte sta anche peggio con il suo Dax a -1,52%. Nemmeno Londra si salva con il Ftse 100 a -0,55%. In aumento anche le classiche valute rifugio (yen e franco svizzero), in calo il dollaro. Si rafforza l’euro.

I mercati di Wall Street

Crollo anche su Wall Street che registra il segno meno anche prima dell’apertura, direttamente sui futures. Alle 16.10 (ora italiana) l’S&P 500 vede un -2,18%, il Dow Jones non è da meno con un -2,27%.Chi fa peggio di tutti è il Nasdaq a -3%.

Il caso Uber

Tra i titoli maggiormente penalizzati a Wall Street c’è quello di Uber. La società di trasporti aveva visto il suo debutto sul mercato statunitense solo venerdì scorso. Nonostante la quotazione fosse partita nella parte bassa del range di valutazione in fase Ipo, il titolo ha continuato a cadere arrivando a perdere il 14% in 2 giorni.

La causa della debacle dei mercati

Il placido silenzio della Cina si è trasformato in una dichiarazione – sonora – di guerra. Dazi del 25% su 60 mld di merci statunitensi oltre alla possibile reintroduzione di quelle tariffe sospese nei mesi scorsi. A questo si aggiunge anche lo stop di acquisti su prodotti agricoli come invece era stato oggetto di accordi. Non solo, ma anche un taglio sugli acquisti di gas liquefatto. Il tutto dal primo giugno prossimo.

La Cina detta legge

Di fatto i colloqui non si sono interrotti (sebbene si sia arrivati al l’undicesimo incontro) ma adesso è la Cina che detta legge. Per voce del suo vicepresidente Liu He Pechino ha dichiarato che non si faranno concessioni agli Usa e che i preventivati acquisti di prodotti statunitensi dovranno essere giustificati dalla domanda interna dei consumatori cinesi. Ma a questo punto l’attenzione si concentra sul prossimo incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e quello statunitense Donald Trump al G 20 in Giappone previsto per il 28-29 giugno.

Titoli e azioni da acquistare

Oggi continuiamo a monitorare tre titoli che a parer nostro potranno fare bene nelle prossime settimane.

Banca Mediolanum acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 6,25.

Intesa Sanpaolo   acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 2,16.

Unicredit acquistare solo con chiusura giornaliera superiore a 11,23.

Attese sulle Borse: obiettivi del ribasso e punti di inversione

La view al momento è la seguente: il top annuale forse è stato segnato.

Quali sono gli obiettivi primi dei mercati e dove potrebbero formare una nuova inversione rialzista?

Dow Jones

Obiettivi 24.555/25.680

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  25.580

Nasdaq C.

Obiettivi 7.301/7.746

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  7.771

S&P 500

Obiettivi 2.677/2.826

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  2.842

Dax Future

Obiettivi 11.431/11.956

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai 12.111

Eurostoxx Future

Obiettivi 3.129/3.312

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  3.342

Ftse Mib Future

Obiettivi 19.355/20.475

Livello di inversione rialzista: chiusura giornaliera superiore ai  20.520.

Se non si formerà inversione  nelle aree di prezzo indicate si potrebbero aprire spazi considerevoli di ribasso.

 

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