Mercati internazionali: la panoramica

I crolli in borsa ci sono stati e ci saranno sempre. Quello che fa la differenza è la capacità di reagire. Partendo da questo presupposto è possibile fare, sui mercati internazionali, la panoramica di chi ci sta riuscendo?

L’impatto del coronavirus sulle economie è stato a dir poco devastante. Un aiuto potrebbe arrivare dalle misure di sostegno delle banche centrali e dei governi. Ma anche in questo caso, dato il cambio delle abitudini di consumo e degli stili di vita, è impossibile non considerare il fatto molte piccole e medie aziende potrebbero rischiare il fallimento. E non solo in Italia.

Società che resistono alla crisi dei mercati

In considerazione di un’analisi sui mercati internazionali, la panoramica  di Jim Cramer risulta essere particolarmente interessante. Per lui attualmente il mercato azionario è diviso in tre categorie. Nella prima ci sono le società che resistono alla crisi dei mercati e  attraversano la tempesta con il minor danno possibile. A dare una mano saranno sicuramente i bilanci in ordine e i mercati di riferimento. Indubbiamente il delta discriminante per loro sarà anche la residenza del loro business.

Azioni che guadagnano con la crisi da coronavirus

Nella seconda categoria sono presenti le aziende che, data la situazione, sono state in grado di approfittare del momento. Sia per una loro capacità di adattamento, sia per il fatto che appartengono a quel gruppo di azioni che guadagnano con la crisi da coronavirus, fatto sta che hanno registrato performance positive proprio con l’approssimarsi della tempesta. Si tratta di società che hanno vertici in grado di decidere in maniera veloce, adattando i piani di investimento e di ricerca a ciò che serve.

Dividendi a rischio

Nella terza categoria ci sono le ultime, quelle aziende che per riuscire a sopravvivere hanno bisogno di una domanda che in questo momento non c’è più. In considerazione dei mercati internazionali, la panoramica mette in risalto la loro debolezza. Non sono abbastanza grandi da riuscire a resistere ai momenti difficili, contemporaneamente sono costrette a chiedere credito e, in molti casi, presentano dividendi a rischio. Un credito che probabilmente potrebbero non essere in grado di restituire.

Mercati internazionali: la panoramica

Un esempio della prima categoria può essere considerato IBM. Il CEO, Arvind Krishna, ha deciso di intraprendere una strategia industriale basata sulla conferma di un dividendo molto appetibile e sull’implementazione di progetti per la sicurezza informatica e il potenziamento del Cloud. Risultato: IBM registra un fatturato leggermente sotto le stime ma utili in aumento rispetto alle previsioni. Guardando alle cifre, i ricavi nel primo trimestre fiscale 2020 sono stati 17,6 miliardi di dollari, in calo minimale rispetto ai 17,62 del consensus. Per quanto riguarda l’utile per azione si parla di 1,84 dollari contro attese di 1,79 dollari.

Le aziende che stanno prosperando in questo momento

Stesso discorso per Union Pacific. Il taglio dei costi ha limitato al minimo i danni. Ci sono poi le aziende che stanno prosperando alla grande in questo momento. Amazon, Walmart, Costco, Kimberly-Clark, Procter & Gamble, Zoom, Nvidia, Advanced Micro Devices e Microsoft, giusto per citare quelle più importanti.

Le aziende da evitare

La terza categoria di aziende è quella che ha contribuito a creare i 26 milioni di disoccupati e che sono costrette, se sopravvivono, a ricorrere al programma di protezione finanziato dal Congresso. In questo caso, tra le aziende da evitare, si guarda alle compagnie aeree e anche, visto il crollo del barile, anche a quelle petrolifere più piccole.

Consigliati per te