Mercati internazionali e quadrature spazio-tempo del Dow Jones

Dow Jones

Complici diversi fattori internazionali, i principali indici azionari hanno espresso una dinamica sostanzialmente in linea con quanto previsto.

Il rialzo di ieri si è limitato in molti casi ad una semplice barra daily inside, ossia con i limiti interni al range della precedente barra, quindi senza alcun sostanziale rilievo per la direzionalità dell’indice.

Fattore invece rilevante il posizionamento di alcuni indici importanti, come quelli statunitensi ed il DAX, sotto il minimo della precedente barra mensile.

Difficile che oggi, ultima seduta di settembre, si possa assistere ad un ritorno al di sopra.

Peraltro oggi coincide anche con la chiusura del trimestre, altro rilevante elemento, che approfondiremo in future analisi.

Oggi vogliamo approfondire la costruzione di alcuni pattern basati su tecniche di Gann, applicandole al Dow Jones ed evidenziando gli elementi che ne risultano.

Mercati internazionali e quadrature spazio-tempo del Dow Jones

Cominciamo dal seguente grafico, che squadra, come si dice nel gergo di Gann, il massimo assoluto. Si tratta di un grafico a barre settimanali.

Quadrato di massimo

Quadrato di massimo su Dow Jones

Il massimo assoluto è pari a 35.631.

Di seguito una breve spiegazione di come si arriva a costruire un quadrato di questo tipo. Ovviamente rivolta a chi dei metodi di Gann abbia già una certa conoscenza. Chi non fosse interessato, può direttamente andare al prossimo paragrafo.

In teoria, quindi, si dovrebbe formare un quadrato, che parta dal livello zero, e disegnato a partire dal massimo, impostando un range temporale di 35.631 barre settimanali, ed una scala di prezzo che ricomprenda 35.631 unità.

In questo caso avremmo comunque una unità di prezzo/tempo pari a 1.

Infatti 35.631/35.631 porta a 1.

Ovviamente sarebbe un quadrato troppo grande in termini temporali, e non gestibile in scala prezzo e tempo.

Il trucco per ottenere un quadrato gestibile è semplice.

Basta ridurre 35.631, dividendolo un certo numero di volte. Ad esempio possiamo dividere per 50.

Infatti ogni sottomultiplo corrisponderà sempre ad una partizione del quadrato totale.

Infatti 35.631/50=712,62, che è una estensione temporale pari ad un cinquantesimo di 35.631. Avremmo quindi, mantenendo la scala tempo/prezzo pari a 1, un quadrato che, moltiplicato per 50, condurrebbe al quadrato di 35.631.

Per ottenere una scala di prezzo adatta, devo invece moltiplicare l’originaria unità temporale, posta pari a 1, per lo stesso valore per cui ho diviso prima, quindi 50.

Quindi avrò un quadrato di 712,62 unità temporali e 50 come valore dell’unità di prezzo/tempo.

In questo modo avremo sempre una scala tempo/prezzo, in cui la 1X1 toccherà il proprio vertice allo scadere delle 712,62 unità di tempo. E sarà quindi un quadrato derivato da quello originario, che era di dimensioni troppo grandi.

Nel caso in questione abbiamo quindi un quadrato originario di 35.631, ed una scala originaria di 1, poi traslato in un quadrato di 712,62 ed una scala prezzo/tempo di 50.

Indicazioni tecniche

Quanto alle indicazioni tecniche, il quadrato di sopra evidenzia una retta discendente, che ha contenuto le quotazioni in un trend ribassista.

È anche evidente che nessuna barra ha chiuso sopra il massimo della barra settimanale precedente.

Quadrato di range

Analizziamo ora un diverso quadrato, quello di range tra un minimo ed un massimo.

Quadrato di range e setup su Dow Jones

In questo grafico, sempre a barre weekly, si evidenza la rottura del supporto dinamico rosso.

Inoltre la prima retta verticale dopo il massimo, indica un setup temporale verso la settimana di Natale, peraltro in linea con il setup già indicato per altri indici e con tecniche diverse, in precedenti analisi.

Quadrato di minimo

Con tecnica analoga a quella del quadrato di massimo, sopra indicata, abbiamo applicato un quadrato di minimo al bottom della settimana del 23 marzo.

Anche in questo caso, abbiamo riscontrato diversi elementi interessanti.

Ecco il grafico del quadrato di minimo.

Quadrato di minimo Gann

La freccia rossa sulla sinistra indica un livello statico, che ha fatto da resistenza alle quotazioni.

Dopo una rottura rialzista, i prezzi sono scesi al di sotto.

La retta verticale, contrassegnata da una freccia rossa sulla destra, indica un setup temporale verso fine anno.

Infine, il cerchio rosso in basso indica una conferma del setup con altra tecnica, basata sugli angoli zero.

Conclusioni

La chiusura di settembre sotto il minimo della precedente barra mensile non depone certo a favore di una ripresa duratura.

A proposito di mercati internazionali e quadrature spazio-tempo del Dow Jones, gli esempi di quadrati di Gann, relativi all’indice USA, evidenziano alcuni elementi ribassisti, unitamente alla proiezione di setup temporali.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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