Mercati in rosso

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a cura della dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro

La sessione europea conclude la giornata al ribasso: il Dax perde -1,06%, il CAC -0,48%, l’IBEX -0,04%, il FTSE di Londra sulla parità e il FTSE MIB -1,57%.

Piazza Affari sembra interrompere la sua corsa verso i 20.000 punti avvicinandosi di nuovo ai 19.000, non solo a causa delle sofferenze finanziarie bancarie, ma anche per il crollo del titolo Fiat Chrysler, dopo la diffusione della notizia che anche la società italiana è accusata di aver utilizzato un software per alterare le emissioni diesel oltre i parametri consentiti dalle leggi americane. Unicredit, nel contempo, raggiunge il suo obiettivo e l’assemblea dei soci approva l’aumento di capitale pari a 13 miliardi di euro.

Le borse americane, intanto, conducono la loro sessione al ribasso dopo la delusione della conferenza stampa di Donald Trump. Riuscirà la Yellen questa sera a ribaltare la situazione?

Il cambio EUR/USD si mantiene sopra 1,0665 e lo yen scende sotto quota 114.

Le materie prime, allo stesso modo, continuano la loro strada rialzista grazie alla debolezza del dollaro. L’oro, infatti, sfonda 1.200,40$ all’oncia, portandosi ai massimi da novembre. Il petrolio, nonostante l’aumento delle scorte americane, viene scambiato sopra i 53$ al barile, dopo che l’Arabia Saudita ha comunicato di rispettare la riduzione giornaliera dei barili secondo l’ultimo accordo Opec.

Questa notte, peraltro, oltre al discorso del presidente della Fed, la Cina pubblicherà il saldo della bilancia commerciale.

Non resta che seguire gli eventi in corso, manca poco all’insediamento di Trump alla Casa Bianca e i ritracciamenti potrebbero durare ancora.

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