Mercati in rialzo: siamo solo all’inizio?

Dall’Asia arriva un rialzo dei mercati. E’ arrivata la riscossa dell’azionario? Di sicuro c’è solo una cosa: il primo trimestre è stato da record.

Rally: come, dove e perchè

I primi segnali della debolezza dei mercati erano arrivati dalla Cina. E dalla stessa Cina, adesso, arrivano i primi segnali di una ripresa. Numericamente parlando, infatti, sono stati i dati macro cinesi a dare la nuova intonazione sui mercati. Nello specifico quelli riguardanti l’attività manifatturiera. A marzo l’indice Pmi, calcolato dall’istituto Caixin, ha registrato un saldo di 50,8 punti.

I numeri che spingono le borse

In rialzo dal precedente di 49,9 punti del mese prima, ma anche oltre la soglia dei 50 punti, soglia al di sotto della quale l’economia è in contrazione. Non solo ma altri numeri dei  sottoindici (esportazioni, occupazione e nuovi ordini) sono tutti migliorati.

Asia in pole position

E’ bastato questo per permettere al Nikkei 225 in Giappone di crescere dell’1,4%. Parallelamente l’indice Composite di Shanghai è salito del 2,5% e l’Hang Seng di Hong Kong del’1,7%. E ancora, il Kospi della Corea del Sud è arrivato a vincede l’1,3%, l’S&P ASX 200 australiano è salito dello 0,6% e il Sensex dell’India ha guadagnato lo 0,8%. Rialzi anche a Taiwan, Singapore e Thailandia.

Le paure della recessione sono scomparse?

In realtà i mercati hanno confermato il miglior trimestre dal 2010. Un trend diametralmente opposto a quello visto nell’ultima fase del 2018 quando, invece, Wall Street ha dovuto chiudere il peggior dicembre dai tempi della Grande Depressione. Nonostante quel periodo comprendesse le festività natalizie, parentesi di acquisti storicamente favorevole ai consumi. Risultato sull’S&P 500: -14% negli ultimi tre mesi del 2018, +13,1% nei primi 3 mesi del 2019. Ma l’approccio positivo riguarda anche il Dow (primo trimestre 11,2%) e il Nasdaq (+16,5%) oltre al Russell 2000 (14,2%)

Le banche centrali aiutano

Il motivo del nuovo andamento sui mercati?

Paradossalmente, proprio il calo dell’economia che ha portato ad un approccio cauto e paziente da parte della Fed. Come a suo tempo fu con la nascita delle prime misure di stimolo da parte delle banche centrali, anche adesso i mercati annusano la possibilità di misure di sostegno all’economia. La controprova? Potrebbe arrivare proprio dai rendimenti dei titoli di stato, letteralmente schiacciati verso il basso.

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