Non è durata molto l’ondata di ottimismo sui mercati regalata dalle parole di Mario Draghi, il governatore della Bce che ieri prometteva un ritorno del Qe, se necessario.
Piazza Affari
La piazza di scambio italiana è riuscita a restare a galla aiutata anche dai bancari. Infatti nella classifica dei best performer Bpm e Ubi Banca occupano un posto di rilievo. Ad ogni modo alla fine della seduta il risultato è stato di 0,41% (21.221 punti). Intanto lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani ha continuato a scendere e dopo i 242 punti di ieri, oggi si è fermato ancora più in basso, seppur di poco: 241. Praticamente stabile il rendimento del decennale tricolore poco sopra il 2,1%.
I mercati europei
Anche le altre borse europee non sono riuscite ad ottimizzare le prospettive di un ritorno delle politiche di accomodamento della banca centrale. Al suono della campanella in Francia il Cac 40 di Parigi ha visto un ultimo colpo di coda che gli ha permesso di chiudere sopra la parità dello 0,06% mentre in Germania, a Francoforte il Dax chiudeva a -0,17%. Da parte sua Londra, infine, arrivava addirittura a -0,53%.
Wall Street
Discorso simile può essere fatto anche per Wall Street. Alle 17.20 (ora italiana ) i tre indici maggiori vedevano un +0,1% per l’S&P 500, uno 0,14% per il Dow Jones e un -0,06% sul Nasdaq.
Banche centrali
Market mover della settimana continuano ad essere le banche centrali. Dopo le parole di Mario Draghi che, come detto in apertura, ha confermato una Bce compiacente sui mercati fino alla prima metà del 2020, quindi oltre il suo mandato (Draghi lascerà infatti la poltrona di governatore ad ottobre), stasera sarà il momento della Fed. Un momento tanto atteso se non altro per capire se le minacce del presidente Usa di “declassare” il governatore Jerome Powell togliendogli la carica di presidente avranno avuto un seguito.
Il caso BoE
Ma la Fed non è la sola a pronunciarsi in questi giorni. Domani, infatti, sarà la volta della Bank of England che, con ogni probabilità, confermerà a sua volta una politica attendista. Nel caso di Mark Carney, però, il motivo è fin troppo chiaro: prima di scegliere una strategia di politica monetaria è necessario riuscire a capire l’esito della Brexit. Semmai un esito ci sarà in questa storia sempre più ingarbugliata.
Mercati azionari: ora si potrebbe lateralizzare anche per qualche giorno
L’esplosione di momentum preventivata ed auspicata nei giorni scorsi, ieri si è verificata. Ora per continuare al rialzo bisogna mantenere di volta in volta i supporti.
Quali sono i livelli da monitorare che non devono cedere per mantenere il trend al rialzo di breve?
Dow Jones
26.048
Nasdaq C.
7.810
S&P 500
2.904
Dax Future
11.981
Eurostoxx Future
3.365
Ftse Mib Future
20.490
Bund Future
171,49
Chiusure giornaliere sotto questi livelli farebbero partire panico di non poco conto!