Qualcuno potrebbe storcere il naso ma la struttura dei rialzi e dei ribassi dei mercati tende a ripetersi da decenni e quindi se si studiano le serie storiche si riesce a comprendere con largo anticipo quale potrebbe essere la mossa successiva.
L’attuale situazione macroeconomica mondiale nonostante qualche spauracchio sul tappeto (guerra dei dazi) continua a mostrarsi solida. Non bisogna dimenticare che qualche mese fa (non tanto lontano!) le stime del FMI (Fondo monetario internazionale) hanno proiettato un ribasso del Pil mondiale solo intorno allo 0,4% a causa della guerra commerciale.
Inoltre, le banche centrali sembrano allineate per nuovi stimoli. Quello che preoccupa è l’inflazione che non riparte e potrebbe alla lunga creare ulteriori rallentamenti economici.
Previsioni e ai grafici
Frattale previsionale 2019 su scala giornaliera per i mercati americani
In base alle serie storiche i minimi di giugno 2019 non dovrebbero essere perforati al ribasso* nei prossimi 4 mesi almeno e quindi qualsiasi ritracciamento dovrebbe fermarsi molto prima di quei livelli. Solo sotto quei minimi il massimo annuale segnato nel mese di luglio rimarrebbe tale con elevate probabilità.
Questa probabilità* è rafforzata dai seguenti calcoli:
Tabella calcolo minimi/massimi annuali
In figura è mostrata la correlazione tra il mese in cui si è formato il massimo e quello in cui si è formato il minimo. La grandezza di ciascun punto è proporzionale al numero di volte (riportato su ciascun punto) in cui si è formata quella particolare combinazione massimo-minimo. La prima cosa che attira l’attenzione guardando il grafico è sicuramente il punto con la dimensione maggiore (13 casi verificatisi) che corrisponde ad un minimo a Gennaio e un massimo a Dicembre. Osservando con più attenzione notiamo come i punti sul grafico siano distribuiti sostanzialmente in due quadranti contrapposti: uno in cui il massimo si è formato nei primi mesi dell’anno e il minimo verso la fine dell’anno; un altro in cui il minimo si è formato nei primi mesi dell’anno e il massimo verso la fine dell’anno. Quest’ultimo caso è quello più probabile
Ad oggi il minimo è stato segnato a gennaio, per cui è molto probabile che il massimo annuale venga segnato a dicembre.
Veniamo ai prezzi.
Mercati e proiezioni dal 1 luglio al 30 dicembre
S&P 500
area di minimo attesa 2.730/2.873
area di massimo attesa 3.211/3.349
Questa proiezione verrà invalidata da una chiusura giornaliera e settimanale inferiore ai 2.727
Dax Future
area di minimo attesa 11.431/12.080
area di massimo attesa 13.301/14.011
Questa proiezione verrà invalidata da una chiusura giornaliera e settimanale inferiore ai 11.580
Eurostoxx Future
area di minimo attesa 3.188/3.363
area di massimo attesa 3.700/3.429
Questa proiezione verrà invalidata da una chiusura giornaliera e settimanale inferiore ai 3.229
Ftse Mib Future
area di minimo attesa 19.670/21.000
area di massimo attesa 23.600/24.715
Questa proiezione verrà invalidata da una chiusura giornaliera e settimanale inferiore ai 19.385.
Cosa attendere da ora in poi?
Per il momento, lo scenario annuale non ha subito modifica alcuna. E’ in corso un ritracciamento che potrebbe continuare ancora per un altro 3/5% prima di ripartire al rialzo. Le probabilità sono le seguenti:
a) non si dovrebbe scendere sotto i minimi di giugno altrimenti la struttura annuale diventa ribassista. Queste probabilità sono al momento del 15%.
b) le date entro le quali potrebbe formarsi inversione rialzista sono o il 9 o il 21 agosto;
c) i massimi annuali dovrebbero formarsi a dicembre.
d) le statistiche sono elaborate sui mercati americani e gli altri mostrano correlazione del 76%.
Nel momento che riterremo che il ribasso in corso sia giunto al termine torneremo su questo argomento.
Ribadiamo che i mercati sono terreno difficile fatto per professionisti!
Si procederà per step.
Approfondimento
Indici azionari Raccomandazioni e Schede tecniche
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