Mercati: i dati macro e/o la BCE aiuteranno?

BCE

Lo scarico ipotizzato una settimana fa si è realizzato, ora per i mercati potrebbe andarsi a completare in avvio di ottava per poi lasciare nuovamente spazio ai compratori.

I dati macroeconomici paiono favorire questo scenario.

Vediamolo.

Inizio di ottava senza pepe

La giornata di lunedì sarà completamente priva di pepe dal punto di vista dei dati macroeconomici e quindi è l’ideale per consentire alle Borse di completare la fase di scarico avviata nel fine settimana.

Anche la giornata di martedì potrebbe insistere su queste note: i dati sull’immobiliare USA non sono certo quelli in grado di risollevare umori un po’ depressi.

Da mercoledì si fa sul serio

Sarà la giornata di mercoledì a chiarirci se i mercati vanno  verso una correzione più profonda.

Viceversa, dopo avere ripulito i prezzi da qualche eccesso, capiremo se le Borse troveranno spunti per una nuova ripartenza al rialzo.

Le occasioni non mancheranno a cominciare dagli Indici dei direttori degli acquisti tedeschi.

Indice che, specie nel settore manifatturiero, dovrà dare segnali di risveglio e che per la sensibilità del momento potrebbe davvero dare la spinta al DAX ed ai mercati per risalire rapidamente la china.

Dati macroeconomici sui direttori che nel corso della giornata verranno replicati sia per l’area UE che per gli Stati Uniti.

I recenti dati produttivi in leggera ripresa inducono a un buon ottimismo e questo sentiment potrebbe appunto pervadere rapidamente i mercati azionari.

Si muove la BCE

Nel caso in cui qualcosa andasse storto giovedì potrebbe arrivare in soccorso il dato sull’IFO tedesco.

Se anche questo non bastasse potrebbe essere la BCE a iniettare moneta e fiducia sui mercati nel meeting di giornata.

Non che sul tasso di interesse ci si possa attendere molto visto che parliamo di tassi già negativi ma sul piano degli intenti monetari dal TLTRO a un vero e proprio QE qualcosa ci si potrebbe aspettare.

I toni della BCE, da quando anche l’economia tedesca zoppica, sono diventati molto ma molto  più concilianti.

E le Borse non aspettano altro che un primo gesto concreto…

Nella stessa giornata ci interesserà verificare la nostra bilancia dei pagamenti: dato insipido per le Borse europee ma incisivo per le dinamiche del BTP future e i  nostri titoli di stato.

Negli USA invece saremo attratti dalla lettura deli ordinativi di beni durevoli e, nella norma, a seguire ci si potrebbero aspettare nuovi massimi da parte delle Borse USA.

Tanto più che venerdì è atteso un PIL USA a +1.8% da +3.1%.

PIL USA che quindi posizionandosi anche solo sopra il 2% batterebbe nettamente il consensus e aumenterebbe l’adrenalina da acquisti bullish da parte degli operatori.

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