Come anticipato su queste pagine, Draghi ha confermato una politica di gradualità nell’uscita dal QE e, anche grazie all’opera attenta di comunicazione verso i mercati, i medesimi sono stati rassicurati.
Essenzialmente quelli europei, che hanno risposto con un rialzo, mentre quelli statunitensi hanno espresso una sostanziale immobilità, ben rappresentata da barre giornaliere inside.
A questo punto, cosa aspettarsi?
Vista la sua rilevanza, bisogna soprattutto domandarsi quale sia la situazione di Wall street, ad esempio rappresentata dallo S & P 500, perché un’inversione del trend sarebbe deleteria per tutti i mercati.
La situazione è duplice, nel senso che le proiezioni convergono nell’evidenziare la rilevanza del setup in corso, ma il trend ancora non ha fornito segnali di inversione.
Lo scenario, a questo punto, si apre ad una duplice ipotesi.
Analisi ciclica e magic box non escludono ulteriori allunghi, con un ulteriore target in area 2865/2880, area sulla quale convergono le proiezioni di due distinti patterns di magic box.
Nel frattempo i massimi si sono formati in corrispondenza del target già proiettato sui livelli attuali, da cui i corsi sono retrocessi, confermandolo quale area resistenziale.
Una serie di segnali ribassisti, a partire dalla rottura del minimo della precedente barra mensile, apriranno invece le porte ad uno scenario di inversione, che andrà attentamente monitorato.
Non resta che seguire l’evoluzione dei corsi, prestando particolare attenzione ai segnali di conferma o di inversione del trend.
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Cimatti Mario Marco
