Mercati fino a dicembre? Analisti discordanti

Dal mercato toro più lungo della storia ad una volatilità fatta di incertezze. Queste le previsioni degli analisti sui mercati fino a dicembre.

L’economia Usa è ancora in buona salute e i segnali di recessione sembrano essere più che altro una conferma di fattori esterni pericolosi più che di entità esogene destabilizzanti.

Economia Usa

La guerra commerciale potrebbe essere l’ago della bilancia per Washington nei prossimi mesi. Un ago che deve essere mosso non solo in prospettiva economica ma anche e soprattutto politica. Una firma su un trattato sarebbe per Trump il migliore dei biglietti da visita alla vigilia delle prossime elezioni presidenziali. Ovviamente c’è poi la questione dell’inversione della curva dei tassi di interesse, un segnale che ha portato alla fuga degli investitori, con un sell off di quasi 10 miliardi di dollari.

Indici e mercati

Sempre guardando ai mercati, Wall Street ha fatto una corsa che per l’S&P 500 ha significato superare i 3mila punti salvo ritornare indietro nella soglia dei 2.900. Le cose non sembrano essere differenti nemmeno per lo STOXX 600 praticamente fermo sui 380 punti. Partendo da questo quadro è facile capire perché in molti si chiedano quali saranno le sorti del mercato anche in vista di problematiche come il crollo argentino, il rally dell’oro, e, non ultima, l’Italia che, nel suo piccolo, è pur sempre un punto interrogativo anche economico, in Europa.

La Fed

L’appuntamento più importante è per la metà di settembre (17-18) quando Jerome Powell potrebbe trovarsi costretto dalle circostanze esterne a tagliare ancora i tassi di interesse senza avere basi forti per motivare la sua scelta (scelta, in realtà, nemmeno tanto “sua”). Non solo, ma se un taglio è previsto per settembre, fino a dicembre si parla di altri due interventi. Questi ultimi, però, sulla scia di un’economia ancora in buona salute. Vendite al dettaglio e consumi sono entrambi in aumento e rappresentano circa i ¾ del prodotto interno lordo.

Le previsioni sui mercati

A questo punto le previsioni sono discordanti. Secondo Nomura un crollo in stile Lehman sarebbe dietro l’angolo mentre JPMorgan preferisce restare cauta, ma solo fino a settembre, giusto in tempo per capire le mosse della Fed. Nel frattempo, suggeriscono, meglio evitare di comprare titoli azionari. La volatilità è in agguato e non sempre è il caso di buttarsi nella mischia. Tra i motivi di incertezza, a prescindere dalle raccomandazioni della banca americana, c’è tra le altre cose, anche un’Argentina che tenta di evitare l’ennesima bancarotta.

Approfondimento

La view di ProiezionidiBorsa fino a  dicembre

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