Mercati: ecco alcune nostre risposte

Portofino

Weekly Report +112,7% da inizio anno!

Il nostro Staff di Analisi risponde ad alcune domande dei nostri Abbonati al Weekly Report.

Dalle decisioni della BCE ai mercati: quali sviluppi?

Draghi ha preso importanti decisioni, trovando però l’opposizione della Bundesbank.
Cosa ne pensa?
Intanto, si tratta di un fondamentale riconoscimento di quanto andiamo sostenendo da tempo, cosa di cui, ovviamente, non possiamo che essere molto contenti.
In pratica, le dichiarazioni di Draghi condividono la nostra view, su cui ci eravamo espressi anche nella precedente intervista.
Avevamo infatti sostenuto l’opportunità di una nuova politica monetaria, sottolineando come questa, più che un compito da affidare a taluni fondi ad hoc, fosse materia, a nostro avviso, d’intervento della BCE.
Del resto, anche sotto il profilo legale, pare ovvia l’esternazione di Draghi.
In fondo, qual’ è la tesi sostenuta?
Draghi ritiene che si debba intervenire, quando lo spread supera certi livelli.
Come noto, lo statuto della BCE assegna a quest’ultima un compito d’intervento soprattutto sulle dinamiche inflattive.
Ma anche lo spread potrebbe riverberare taluni effetti su queste ultime, e quindi pare più che legittimo l’intervento di Draghi.

Ma la Bundesbank?

Quest’ultima esprime un po’ la politica dei due pesi e due misure.
Fin quando la Germania ha ritenuto utile l’eurozona, allora non si dovevano criticare le istituzioni europee e le loro decisioni.
Quando, invece, anche queste confliggono con qualche tabù tipicamente tedesco, allora le critiche sembrano diventare legittime.

A cosa si riferisce?

All’ormai storica fobia tedesca, contraria ad una nuova politica monetaria, paventando il rischio di un ritorno ad un periodo iperinflazionato, come nella repubblica di Weimar.

Ed i mercati come hanno reagito?

Non per vantarci, ma ancora una volta, le nostre analisi sono state pienamente confermate.
In particolare, iniziamo a considerare il trend dei principali mercati azionari.
Intanto, in ottica macroeconomica, pare proprio che le parole di Draghi abbiano trovato un deciso plauso, da parte delle principali borse occidentali, a sostegno del fatto che l’ipotesi di nuova politica monetaria viene interpretata come deciso sostegno alla stabilità ed alla crescita, e non come rischio inflattivo.

E sul piano tecnico?

Anche in tale ottica, vengono confermate le nostre analisi.
I principali indici azionari stanno facendo i conti con resistenze dinamiche di medio/lungo, che ne hanno, al momento, provocato un ritracciamento.
Alcuni indici hanno peraltro già violato al ribasso sostegni supportivi di breve.
Tale dinamica trova peraltro conferma da parte di diverse metodologie di analisi, a partire dall’analisi frattale e dalla particolare configurazione grafica del Dow Jones.
In ottica frattale, viene proiettato un ribasso di medio, mentre sul Dow Jones pare in corso di formazione un testa e spalle rialzista, nel quale si deve ancora formare la spalla destra.
Logico, quindi, attendersi un tale sviluppo, che coinciderebbe, quindi, con la dinamica correttiva in corso.

Ci può dire qualcosa anche su euro/dollaro ed oro?

Il rapporto di cambio con il dollaro conferma altre nostre ipotesi, che privilegiavano una ripresa di lungo, anche se nelle ultime settimane stiamo assistenzo ad una stretta fase laterale.

La reazione, intervenuta su un supporto dinamico di lungo termine, pare avvalorare, in termini di durata ed ampiezza, tale scenario.

Quanto all’oro, le quotazioni raggiunte il 22 agosto paiono l’estremo tentativo di ribaltare una situazione tecnica, che pare proiettare un ribasso di lungo termine.
I prezzi hanno raggiunto il bordo superiore della configurazione distributiva in atto.
Solo una confermata rottura di detti livelli, invertirebbe lo scenario ribassista in atto, ma più probabilmente, si tratta dell’ennesimo fuoco di paglia nell’ambito di un trend ribassista ormai in corso.

Weekly Report +112,7% da inizio anno!

Consigliati per te