Apertura positiva, poi il calo. Fino alla ripresa finale. Piazza Affari insieme ai mercati internazionali ha vissuto un lunedì in saliscendi.
Piazza Affari
Al giro di boa della mattinata il listino milanese si era presentato con il segno meno. Un passivo che nasceva dall’aumento dello spread e dalla zavorra dei bancari. Nella seconda metà della seduta, però, il Ftse Mib è stato aiutato dalle parole del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Stando a quando da lui dichiarato, infatti, l’economia italiana rialzerà la testa. Sono bastate queste frasi per ridare fiducia agli investitori. Alla fine il Ftse Mib ha chiuso a 0,11% sopra la parità (20.718 punti). In tutto questo lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani è arrivato a segnare 257,3 punti.
I protagonisti dei mercati
Sul listino italiano il premio come best performer è andato ad Amplifon che ha chiuso a 4,4%. Bene anche Saipem. L’ex controllata di Eni ha registrato un rialzo definitivo di 2,5%. A suo favore il rialzo del target price fissato da Berenberg. Il precedente 5,5 euro è stato spostato a 6 euro. Rating buy confermato.
Il resto d’Europa
Per quanto riguarda il Vecchio Continente la situazione vede un finale in ordine sparso. L’Europa è infatti divisa. E’ il caso, ad esempio, di Parigi e Francoforte. Il Cac 40, infatti, ha chiuso la partita con un +0,4% mentre il Dax di Francoforte ha registrato un -0,08%. Londra, invece, si può permettere un +0,4%.
Wall Street
Chi invece sorprende è il listino statunitense. Alle 18.25 (ora italiana) l’S&P 500 segnava un passivo dello 0,88%. Non era da meno il Nasdaq a -0,83% e il Dow Jones che addirittura sfondava quota -1,1%. Un andamento che apparentemente contrasta con quanto accade in ambito diplomatico. Si moltiplicano infatti le notizie positive su un accordo sempre più imminente tra Usa e Cina. Accordo che potrebbe vedere la firma già il 27 marzo nel corso di un summit ad hoc. Come allora spiegare il pessimismo imperante?
Un accordo di facciata
Purtroppo il rischio è che quello stesso accordo che ha alimentato tante speranze sia andato oltre. Insomma: rischia di essere solo un accordo di facciata. Stando alle indiscrezioni finora trapelate, infatti, le grandi problematiche legate alle riforme strutturali e alla proprietà intellettuale, non sarebbero ancora risolte. Non solo, ma aumentano i dubbi sul fatto che la celebrazione di un accordo-farsa non sia altro che una strategia elettorale dello stesso Trump.
Titoli del Ftse Mib per il trading intraday
Abbiamo selezionato per alcuni titoli quotati a Piazza Affari, i target che potrebbero essere raggiunti nella giornata di lunedì con probabilità del 90% e del 70%:
Titolo Probabilità 90% Probabilità 70%
Atalantia 21,418 21,482
FinecoBank 11,23 11,264
Attese sui mercati azionari
Non possiamo che rimarcare quanto scritto nel weekend:
“Possibile una discesa ad inizio settimana ma non neghiamo l’ipotesi che possa iniziare un ritracciamento. Da ora alle prossime 3 settimane le probabilità sono vicine al 80% per far iniziare un veloce movimento ribassista del 3/5% con possibile estensione fino al 7%.”
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Future Ftse Mib | Rialzo | 21.225/21.070 | 20.705/20.585 | 20.335 |
Future Eurostoxx | Rialzo | 3.390/3.360 | 3.314/3.287 | 3.257 |
Future Dax | Rialzo | 11.866/11.800 | 11.601/11.529 | 11.396 |
Future Bund | Laterale | – | – | – |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Future Ftse Mib | Laterale | – | – | – |
Eurostoxx Future | Laterale | 3.356/3.350 | 3.320/3.311 | 3.295 |
Future Dax | Laterale | 11.782/11.730 | 11.611/11.579 | 11.520 |
Future Bund | Laterale Rialzo | 166,19/165,97 | 165,52/165,29 | 165,00 |
Come regolarsi?
Al momento non ravvisiamo pericoli ma sarebbero preoccupanti solo chiusure giornaliere inferiore a:
Future Ftse Mib 20.380
Dax Future 11.420
Eurostoxx Future 3.264
Come al solito si procederà.
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