Mercati e economie: crisi di mezza estate

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Come stanno evolvendo le proiezioni sulla situazione delle principali economie e mercati?

E quali prospettive si aprono in Italia, dopo la concitata giornata politica di ieri?

Curve dei rendimenti: punto di non ritorno?

Questo periodo si presenta denso di significative dinamiche politiche ed economiche.

Infatti negli ultimi giorni, si stanno verificando rilevanti dinamiche anche sulle curve dei rendimenti di diversi paesi.

Per certi versi, la curva dei rendimenti presenta dinamiche simili alle medie mobili.

In fase di inversione, prima si invertono le scadenze più brevi rispetto a quelle dei tratti a medio e lungo termine, poi le scadenze medie rispetto a quelle a lungo termine.

In tal senso, le curve dei rendimenti delle principali economie occidentali, presentano dinamiche in deciso peggioramento.

Stiamo infatti assistendo, dopo un’iniziale inversione ribassista dei tratti a breve, anche ad una inversione sul tratto ricompreso tra i 2 ed i 5 anni ed oltre.

Di seguito le curve e le analisi relative a USA, Germania, Gran Bretagna.

Curva USA

Secondo diverse teorie, l’inversione ribassista dei tratti più a breve della curva dei rendimenti, rispetto alle scadenze a medio e lungo termine, non sarebbe particolarmente significativa, in quanto troppo volatile.

Ma sulla curva USA dobbiamo constatare che, pur non essendo ancora invertito al ribasso il tratto tra i 2 ed i 10 anni (una sorta di golden cross secondo diverse teorie), stiamo assistendo ad una dinamica comunque particolarmente negativa.

Se sino al mese scorso la scadenza a 2 anni aveva un rendimento ancora uguale a quello quinquennale e superiore al settennale, attualmente i 2 anni rendono più dei 5 e hanno rendimento pari al settennale.

Peraltro l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero sta pericolosamente scivolando verso quota 50.

Potrebbe anche essere questa una delle motivazioni che hanno spinto Buffett e liquidare consistenti posizioni long sul mercato USA?

 

Curva tedesca

La curva tedesca presentava sino al mese scorso inclinazione rialzista nel tratto tra i 2 ed i 5 anni, ora divenuta negativa.

A conferma dei dati di diversi indicatori, indicanti recessione da diversi mesi.

Curva inglese

La curva dei rendimenti britannica presenta una pendenza ribassista nel tratto sino ai 7 anni, compresa la differenza rispetto alla scadenza biennale.

A conferma di indicazioni di recessione su taluni indicatori, come l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero.

Complessivamente, questi rilevanti peggioramenti sulle curve dei rendimenti delle principali economie occidentali proiettano ulteriori fasi di ribasso economico.

Mercati: crisi di mezza estate

La giornata di ieri è stata particolarmente importante, dal punto di visto politico, per il nostro paese.

Come preventivato, le difficoltà del momento non potevano essere considerate superate solo per il voto positivo sul decreto sicurezza bis.

Un’eventuale bocciatura di questo provvedimento avrebbe comportato, istituzionalmente, le dimissioni di Conte, visto che era stata posta la questione di fiducia.

Invece le cose sono andate diversamente, ma la sostanza delle cose non cambia.

L’esecutivo era ormai arrivato alla frutta, come si suol dire, e già l’approvazione della riforma sulla giustizia con la formula salvo intese aveva evidenziato la spaccatura tra pentastellati e leghisti, tema divisivo unitamente a tanti altri.

Infine è stata la mozione sulla Tav ad evidenziare una netta divergenza di posizioni tra i due partners di governo.

Separati anche visivamente in aula, ed assente Conte.

E se sino a ieri sera, tra incontri e riunioni, la situazione presentava ancora qualche spiraglio, pur accompagnato da consistenti margini di incertezza, ci ha pensato Salvini a precisare come stavano le cose.

A quanto pare Conte non si dimetterà e si presenterà in aula.

Sarà quindi una crisi nel più puro stile parlamentare, con un premier che incasserà probabilmente la sfiducia dell’aula.

I perché di questa crisi già sono stati approfonditi in precedenti analisi, ma l’aspetto a mio avviso più rilevante, e previsto in tali interventi, era costituito dall’approssimarsi della legge di bilancio.

Uno scoglio assolutamente insuperabile, a fronte di nette divergenze tra opportunità di sforare anche i vincoli di bilancio e negazione, invece, di una tale ipotesi.

Si è preferito passare la patata bollente ad altri.

Ed ora? Quali effetti sui mercati?

Sicuramente Conte andrà in aula a ricercare una nuova fiducia, e visto che comunque soprattutto la politica italiana è all’insegna del mai dire mai, neppure mi stupirei di un riavvicinamento dell’ultima ora, tale da scongiurare in extremis le dimissioni.

Anche se, francamente, a questo punto mi pare un’ipotesi quanto meno improbabile.

A quel punto, dopo le dimissioni, si aprirebbero scenari diversi, di cui alcuni assolutamente inattendibili.

Unica vera alternativa ad elezioni anticipate sarebbe un esecutivo tecnico, ma che non pare avere i numeri.

La lega già era stata all’opposizione del precedente esecutivo tecnico, quello guidato da Monti.

Ed anche i pentastellati si sono dichiarati contrari a tale ipotesi.

Come noto, i restanti numeri non sono in grado di formare una maggioranza, tranne un’ipotesi di esecutivo 5 stelle + PD, che però pare impossibile, soprattutto per l’avversione a tale ipotesi da parte dei renziani.

L’esito più probabile di tale situazione riconduce, quindi, ad elezioni anticipate.

E stando agli ultimi sondaggi elettorali, la maggioranza più probabile sarebbe quella formata da leghisti e Fratelli d’Italia.

Eventualmente con aggiunta di altre formazioni di centro destra.

A quel punto, il più probabile premier sarebbe Salvini.

Rimarrebbe poco tempo per la finanziaria, che altrettanto probabilmente risentirebbe di un’impostazione anche in contrasto con le regole europee.

E le conseguenze di tutto ciò sui mercati?

Francamente, è troppo presto per valutarle.

Non resta che seguire l’evolversi della situazione e cogliere i segnali dei mercati.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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