Mercati: da domani crollo o rialzo?

Cambio di rotta: dopo una mattinata in territorio positivo i mercati cambiano idea. Wall Street inclusa.

Piazza Affari

Il +1,93% è solo un ricordo nemmeno tanto lontano. Alla chiusura delle contrattazioni, il Ftse Mib arriva a -1,11% (20.485 punti). Lo spread, cioè il differenziale tra il Bund tedesco e il Btp italiano si è fermato a 203,5 punti. Il rendimento del decennale è 1,336 %. In realtà per Piazza Affari le cose non sono cambiate molto dall’apertura. Infatti, a differenza di quanto si era intravisto in mattinata per le altre piazze di scambio, Milano continuava ad essere in negativo soprattutto per via della crisi politica. Solo dopo la prima parte della mattinata anche le altre borse hanno cambiato rotta.

I mercati del Vecchio Continente

Ecco allora che Parigi ha chiuso con un Cac 40 a -0,54%, stesso livello del Dax di Francoforte. Londra, invece, arriva a -0,9%.

Wall Street

Stesso discorso per Wall Street che ieri ha chiuso con il segno più e oggi, alle 16.45 (ora italiana ) non sembra voler continuare sullo stesso piano. Infatti i tre indici maggiori vengono fotografati tutti in territorio negativo. Nello specifico l’S&P 500 perdeva lo 0,36% mentre un -0,25% caratterizzava sia il Dow che il Nasdaq.

Trump e dazi

Nel caso delle borse statunitensi e di quelle europee, Piazza Affari esclusa, il peso è rappresentato dalle solite incognite sul fronte commerciale e sulle decisioni della Federal Reserve. Un peso che aumenta per via delle ultime parole di Trump che ha dichiarato di voler un taglio dei tassi di 100 punti base, ovvero dell’1%. Uno stimolo che, vista la posizione dell’economia Usa potrebbe essere esagerata secondo gli esperti, ancora di più se affiancata, sempre secondo quanto dichiarato da Trump, da altri stimoli monetari.

La questione politica italiana

Per quanto riguarda Piazza Affari, invece, il segno meno è dettato per lo più dalla situazione politica. Infatti oggi il premier Giuseppe Conte ha riferito alle Camere in seguito alla crisi di governo e, nel suo discorso di dure accuse al vicepremier Matteo Salvini, ha anche rassegnato le dimissioni. La sorpresa è arrivata però dai rappresentanti del PD, infatti sia Zingaretti che Renzi hanno fatto notare che un Conte bis non sarebbe nelle corde. Almeno al momento. Infatti il condizionale è d’obbligo perché adesso le altre tappe riguarderanno per lo più il presidente della Repubblica Sergio Mattarella come arbitro della crisi. Al Quirinale restano infatti due opzioni: governo politico oppure ritorno al voto.

Mercati:  da domani crollo o rialzo?

Domani scade un importante setup annuale. Il prossimo scadrà il 26 settembre.

Cosa è successo da inizio mese?

I mercati hanno dato spazio una  discesa e si sono portati  nel pieno delle   aree di minimo proiettate per il periodo 1 luglio/30 dicembre.  Dai minimi raggiunti nelle scorse giornate è iniziato un rimbalzo.

Siamo su livelli spartiacque: da ora o si crolla e si torna sotto i minimi di maggio/giugno e si archivia il rialzo annuale oppure assisteremo ad un rialzo verticale fino a dicembre!

Quali sono i livelli che non devono essere rotti al ribasso?

S&P 500

2.727

Dax Future

11.265

Eurostoxx Future

3.188

Ftse Mib Future

19.350.

Quali sono   i livelli che faranno ripartire  gli acquisti?

Chiusure giornaliere e poi  settimanali  superiori a:

 S&P 500 Index

2.944

Ftse Mib Future

20.620

Dax Future

11.834

Eurostoxx Future

3.381

Come al solito si procederà per step.

Approfondimento

Commodities Raccomandazioni e Schede tecniche

Criptovalute Raccomandazioni e Schede tecniche

Indici azionari Raccomandazioni e Schede tecniche

Titoli azionari Raccomandazioni e Schede tecniche

Valute Raccomandazioni e Schede tecniche

Consigliati per te