Questi mercati cosa guardano e soprattutto cosa vogliono?

ProiezionidiBorsa

a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro

In attesa del dato americano sull’occcupazione, i mercati hanno aperto con prudenza mantenendo le quotazioni nei soliti range.

Cos’è successo dopo?

La pubblicazione negativa del dato americano non ha dato gli effetti sperati. Nel mese scorso, a causa di un timore per un imminente rialzo dei tassi, i mercati sono scesi vertiginosamente toccando nuovi minimi per poi risalire con nuovi massimi dopo la decisione di rinvio da parte della Yellen. Oggi il dato negativo doveva far salire tutti gli indici e diffondere serenità negli investitori. Anche Draghi ha contribuito a rassicurarli affermando che se dovesse persistere la necessità il tapering non verrà attuato.

Perché, allora, i mercati sono in rosso?Sono già stati toccati i nuovi massimi e, pertanto, hanno iniziato la discesa? Cosa vogliono in realtà?

In un clima di incertezza mondiale, il forte rallentamento della crescita economica sta portando i principali paesi sviluppati ad una fase di stasi. Ciò implicherebbe nuove misure da applicare.

Si teme, quindi, una recessione?

Un aumento della disoccupazione, un rallentamento della produttività, una discesa dei consumi e un difficile accesso al credito sono sufficienti ad affermarlo?

Non resta che seguire il corso degli eventi con la massima cautela.

La domanda legittima è: ora ci si concentrerà sui dati economici o sulle attese?

Cosa muoverà i mercati nei prossimi mesi?

Una statistica di Proiezionidiborsa, pubblicata nell’Ebook 120 Anni a Wall Street, afferma che una recessione americana è possibile fra il 2017 ed il 2018: quindi allerta!

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