a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro dai suoi uffici di Boston Stati Uniti
I mercati americani chiudono la sessione di ieri abbastanza contrastata, non in linea alla norma. Il Dow Jones si avvicina a quota 19000 punti guadagnando oltre un punto percentuale e S&P chiude quasi in parità di apertura con un +0,20%, ma dall’altra parte, invece, il Nasdaq perde quasi un punto percentuale. A pesare sono state le forti vendite su Facebook (-2.38), Amazon (-3.82%), Apple (-2.79%) proprio perché il comparto tecnologico sembra essere apprezzato oltre il valore reale.
Intanto, l’America è divisa in due: da una parte elettori che festeggiano, dall’altra elettori che protestano.
Chi avrà ragione?
Solo il tempo darà le dovute risposte. I primi cento giorni saranno cruciali per comprendere quali saranno le prossime mosse di Trump e se saranno in linea con le sue parole.
Sul fronte europeo, gli indici ritracciano e chiudono al ribasso. L’incertezza sulla politica estera americana porta ancora incertezza sui listini europei e si attendono risposte.
Il petrolio, invece, ritorna sotto quota 45$ al barile. Questa volta la causa portante è proprio la volontà di Trump di rilanciare il comparto energetico. Ciò comporterebbe un aumento della produzione che si aggiunge a quella attuale. Il meeting di giorno 30, pertanto, sarà fondamentale. È necessario che i membri Opec e non-Opec, quali la Russia, trovino un accordo a discapito degli interessi personali, poiché ciò inficerà fortemente sull’andamento del prezzo del petrolio. Un crollo porterebbe nuovamente i mercati down.
Per oggi non sono previsti appuntamenti importanti sul calendario economico. Non resta che seguire attentamente i mercati poiché potrebbe iniziare una fase di correzione dopo le montagne russe degli ultimi giorni.
Piazza Affari: titoli selezionati con probabile MAX/MIN e livelli di trading
In questa sezione curata dallo Staff di Proiezionidiborsa, riportiamo giornalmente i titoli che hanno dato un probabile segnale di minimo o di massimo.
Questi dati esulano dalla nostra operatività nel Blog Riservato, ma sono segnali che verranno spiegati in un prossimo Ebook. Nel momento in cui l’ordine è eseguito, si posiziona uno stop-loss sotto il minimo/sopra il massimo della giornata.
Se la posizione diventa profittevole, si utilizza un trailing stop per proteggere una parte del guadagno teorico raggiunto.
Titoli con probabile MINIMO (entrare LONG)
A2A
ENTRY LEVEL = 1.198
STOP = 1.161
Atlantia
ENTRY LEVEL = 21.43
STOP = 20.70
Campari
ENTRY LEVEL = 8.825
STOP = 8.70
ENEL
ENTRY LEVEL = 3.792
STOP = 3.698
SNAM
ENTRY LEVEL = 3.839
STOP = 3.697
TERNA
ENTRY LEVEL = 4.23
STOP = 4.144
Titoli con probabile MASSIMO (entrare SHORT)
AZIMUT
ENTRY LEVEL = 15.72
STOP = 14.60
Banca Mediolanum
ENTRY LEVEL = 6.33
STOP = 6.445
Buzzi Unicem
ENTRY LEVEL = 17.26
STOP = 19.75
CNH Industrial
ENTRY LEVEL = 6.67
STOP = 7.19
Intesa Sanpaolo
ENTRY LEVEL = 2.158
STOP = 2.20
Leonardo-Finmeccanica
ENTRY LEVEL = 10.51
STOP = 11.59
Mediobanca
ENTRY LEVEL = 6.94
STOP = 7.12
Prysmian
ENTRY LEVEL = 23.01
STOP = 23.40
STMicroelectronics
ENTRY LEVEL = 8.335
STOP = 8.71
Tenaris
ENTRY LEVEL = 12.44
STOP = 13.75
In questa nuova sezione riportiamo giornalmente quei titoli che mostrano una compressione della volatilità e che potrebbero essere in procinto di “esplodere”.
NOTA BENE: in questa sezione non viene indicato in che direzione il titolo esploderà, ma solo che sta per farlo.
Nessuno