Mercati cauti: tutti in attesa della Bce giovedì

Indice dei contenuti

Piazza Affari

Nessuna grande mossa, oggi, sul mercato italiano che, nel giorno della fiducia al governo Conte bis, registra un saldo positivo, seppur di poco. Infatti l’indice del Ftse Mib chiude a 0,19%. Lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, arriva a 154 punti. Il rendimento del decennale tricolore, invece, segna 0,957%

I mercati del Vecchio Continente

Il resto del Vecchio Continente si presenta, invece, in ordine sparso con la Francia e il suo Cac 40 che si ferma a -0,25%. Il Dax tedesco vede Francoforte chiudere a +0,24%. Londra, in piena tempesta Brexit, lascia sul parterre lo 0,64%. Ed è appunto sulla scia di una contrastata Brexit che dal Parlamento inglese arrivano le dimissioni del carismatico speaker della Camera John Bercow.

Il caso Bercow

L’annuncio è stato fatto dallo stesso Bercow, nell’ultimo giorno utile prima della sospensione dei lavori di 5 settimane voluta dal premier Boris Johnson. Sospensione ormai inutile visto che lo scopo era quello di bloccare il voto dell’opposizione. Un voto che, però, è stato già chiuso. Perciò per volontà parlamentare, Londra non uscirà dall’Ue senza un accordo: Invece il Premier sarà obbligato a chiedere all’Unione la stipula di una nuova intesa. Il problema è che, attualmente, Johnson ha già fatto sapere di non voler chiedere dilazioni all’Ue. Il tutto mentre il parlamento non sa quale nuovo accordo chiedere all’Unione.

Wall Street

Chi invece non risente di paure di nessun tipo è Wall Street. Infatti alle 17.20 (ora italiana ) i tre indici principali sono tutti con un bel segno più. A cominciare dall’S&P 500 a 0,20% per continuare con il Dow Jones a 0,3% finendo con il Nasdaq a 0,16%. A dare una spinta sono state le parole del segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin sul futuro dei colloqui Usa-Cina sui dazi commerciali. Stando alle sue parole è un buon segnale la ripresa dei colloqui ad ottobre, aggiungendo che, da parte sua, il presidente Usa Donald Trump è intenzionato a raggiungere un’intesa. Anche a costo di proseguire ad oltranza.

Banche centrali

In attesa della Bce e dei suoi molto probabili stimoli all’economia, resta anche l’ottimismo sulla Fed, con la riunione in programma per il 18. Ma a queste ultime si è aggiunta anche la banca centrale cinese. La PBoC infatti, darà vita ad una serie di misure di appoggio all’economia nazionale, indebolitasi a causa dei dazi. Tra queste anche l’emissione di obbligazioni e facilitazioni per i finanziamento.